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ESCLUSIVA TMW - Mondiale U17, Affuso: "Italia delusione. Ecco i migliori talenti"

ESCLUSIVA TMW - Mondiale U17, Affuso: "Italia delusione. Ecco i migliori talenti"TUTTO mercato WEB
venerdì 1 novembre 2013, 11:122013
di Marco Conterio

Emilio Affuso, direttore sportivo ed international scout, ha lavorato con Parma, Udinese, è stato ds del Foggia ai tempi di Giannini e consulente del Gallipoli dei miracoli, oltre ad aver ricoperto i ruoli di assistant coach in Australia e manager di scuole calcio Milan in Asia. Ora si trova negli Emirati Arabi Uniti, dove va in scena il Mondiale Under 17, che analizza in esclusiva per Tuttomercatoweb.com. "Sono deluso dall'Italia e da come è andata al Mondiale, al quale non partecipava da anni. Il livello è sceso, ho visto dal vivo quelli in Nigeria e Messico e c'erano tante assenti: Germania, Spagna, Portogallo, Francia, Colombia, Olanda. Però in questa kermesse, abbiamo avuto la possibilità di vedere nuove realtà, come Marocco, Tunisia, Iraqu, Giappone, Uzbekistan e altre".
E l'Italia?
"Vedo solo arroganza. Prese di posizione su aspetti tattici e comportamentali su giovani che dovrebbero potersi esprimere al meglio anche in Nazionale. Cerchiamo invece di inculcare loro mille nozioni tattiche a dei ragazzi che già nei club sono ben guidati ed anche quelli più talentuosifanno solo il compitino".
Come cambiare?
"E' l'ora di cambiare, cercando sul mercato dirigenti e tecnici che lavorano da anni nei settori giovanili. Il talento calciastico va tutelato, in vetrina devono andare i calciatori e non gli allenatori. Tante realtà, in Italia, come Chievo, Atalanta, Inter, Roma, Parma, Empoli e Fiorentina, lavorano bene e con sacrifici ma il livello delle promesse si è abbassato".
Parliamo di quelle azzurre.
"Vido del Milan, sicuramente, tra i migliori talenti dell'intera kermesse. Poi Cerri, Parigini, Fabbro, Capradossi, sono giocatori che faranno parlare di sè".


Il Brasile sta stupendo.
"Abner, sfortunatissimo, è un terzino tra i giocatori più promettenti del globo. E poi Nathan, Boschilia, Danilo, Caio, Mosquito...".
Avanti coi nomi.
"Suarez dell'Argentina: forse è piccolo, troppo, ma quando entra in campo si accende la luce. Nel Marocco ci sono tantissimi talenti: El Bouzzati del Dortmund, Karim Achahbar e Nabil Jaadi. Poi nella Nigeria mi piace Isaac Success, che è già dell'Udinese".
Tanti talenti anche nelle nuove nazionali.
"Nel Giappone c'è il giovanissimo attaccante Hiroki Ogawa. Nel Venezuela, il puntero Josè Marquez. Nella Costa d'Avorio un centrocampista moderno come Aboubakar Keita, nella Tunisia c'è Chiheb Jbeli, che gioca in patria. Occhio a Sherko dell'Irak e allo svedese Gustav Engvall dell'IFK Goteborg, mi piace anche Brayan Velasquez, punta tutta scatti e velocità della sorpresa Honduras. Non solo: il dieci della Croazia, Alen Halilovic, era il più atteso, ma è comunque nel mirino dei club più importanti. Poi il bomber della Slovacchia, Tomas Vestenicky, oltre a Valentin Lazaro dell'FC Red Bull Salzburg: gioca nell'Austria ed è stato molto vicino all'Italia, poco tempo fa...".

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