Mutti: "Inzaghi aveva già a 18 anni una tenacia fuori dal comune"

Ai microfoni di Tuttomercatoweb Bortolo Mutti commenta l'avvento di Pippo Inzaghi sulla panchina del Milan. Mutti ha visto crescere l'ex attaccante, lanciandolo titolare giovanissimo prima al Leffe e poi al Verona: "Sono passati tanti anni, purtroppo. E' passata una generazione ma si capiva subito il suo modo di porsi, la sua professionalità. Pippo aveva le stimmate dell'allenatore. Un ragazzo che in un contesto Milan è crescicuto in maniera giusta, iniziando con gli Allievi e proseguendo con la Primavera. La Società ha investito molto su di lui, ha investito sull'uomo. E poi Pippo è amato dall'ambiente, dai tifosi e lui stesso ama il suo lavoro, usando la determinazione ambizione giusta. A mio avviso è il prototipo di allenatore futuro, il Milan ha ponderato bene e può rivelarsi la scelta giusta".

Che ragazzo era Filippo Inzaghi agli esordi?

"Sicuramente lui con i suoi 18-19 anni era determinato ad arrivare e sgomitare. Lo faceva ai tempi di Leffe e Verona pur avendo davanti giocatori più anziani. Nessuno gli ha regalato nulla, ha conquistato tutto col lavoro e lì vedevi la tenacia di questo ragazzo. Credo che il percorso intrapreso non sarà facile come quand'era giocatore, perché ora sarà solo a fare le sue scelte, ma lo vedo portato per questo mestiere".