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esclusiva

Pastore: "In Campania violenza negli stadi in netto calo"

ESCLUSIVA TMW - Pastore: "In Campania violenza negli stadi in netto calo"TUTTO mercato WEB
© foto di Luigi Gasia
giovedì 27 agosto 2015, 12:302015
di Luca Esposito

Il presidente del Comitato Regionale Campano della LND Enzo Pastore sarà presente al workshop sullo scouting di calciatori organizzato all'Holiday Inn di Cava de' Tirreni: il dirigente è lieto di essere lì e, intervistato da TuttoMercatoWeb.com, riconosce che la tecnologia nel calcio può essere di supporto agli osservatori per come il calcio è cambiato, anche se da sola non basta. Pastore per cominciare riconosce che i giovani meriterebbero a suo avviso il giusto spazio nella società civile e anche nello sport, ma soprattutto annuncia di voler lavorare con i suoi collaboratori a un'iniziativa che, se applicata, permetterebbe al suo Comitato di dotarsi di una web tv.
"Ho fatto calcio in passato e ho sempre considerato che senza calciatori giovani non c'è futuro. Non c'è futuro se una nazione è composta solo da ottantenni, e non c'è nemmeno se non esiste una generazione che dia prospettive alla nazione. Questo vale per il calcio e anche per qualsiasi campo della vita. Nel calcio giovanile c'è stata poca attenzione e non da oggi l'attenzione per il calcio giovanile è insufficiente. Forse ci sono troppe persone non giovani nel calcio, e sono convinto che i meno giovani debbano mettersi a disposizione dei giovani e trasmettere il proprio bagaglio, tutto ciò che possa essere utile a migliorare l'ambito del nostro calcio, ma lasciando poi campo libero alle persone dinamiche. C'è chi deve dirigere, chi deve pensare e chi deve riflettere, ma anche chi deve agire. Il calcio giovanile non può conciliarsi con la mancanza di dinamismo".

La Campania era dequalificata in passato a causa della violenza negli stadi. Com'è la situazione oggi?
"La violenza nel calcio appartiene al passato: noi siamo riusciti a far migliorare in modo ammirevole e rilevante il nostro ambito con una serie di iniziative, come corsi per dirigente sportivo, i corsi di qualificazione, i corsi per direttori sportivi, il corso di laurea in Scienze Giuridiche a indirizzo sportivo per l'Università di Cassino in collaborazione col Comitato Campania. Io vado a ogni Finale del Comitato territoriale insieme col presidente del Comitato Regionale Arbitri Virginio Quartuccio, e vado a dare il mio saluto con il presidente degli arbitri chiedendo ai direttori di gara e alle due squadre di non separarsi come schiere militari, ma di stare tutti uniti, in modo tale che comprendano già di poter stare mischiati a macchia di leopardo, anche per un aspetto cromatico: i colori devono essere mescolati. Quindi, chiedo espressamente alle due squadre e alla terna arbitrale di stare tutti insieme, perché devono sorridersi tra loro. Anche gli arbitri devono sorridere insieme a giocatori quasi coetanei che giocano a calcio. La Campania da molto tempo ha abbandonato la maglia nera, che oggi appartiene ad altri Comitati. Bisogna portare il livello delle intemperanze a quota zero, ma farlo tutti insieme, sorridere con il piacere di giocare a calcio e arbitrare con la gioia".

Sono numerosi i calciatori campani che si consacrano al Nord, come Di Natale ad esempio all'Udinese. Come mai giocatori come questi hanno difficoltà a realizzarsi nel loro ambiente, e in tenera età devono lasciare il Sud?
"Ce ne sono tanti anche del Nord che giocano qui, ma la cosa importante è che i talenti vengano scoperti, svelati al pubblico, rispettati con un criterio meritocratico, e soprattutto è importante che i vivai si sviluppino. Noi abbiamo Gianni Rivera che ha 72 anni ed è annoverato come il miglior prodotto dei nostri vivai, e nella Serie A tra i calciatori che hanno iniziato dal primo minuto nella prima giornata ne abbiamo meno del venti per cento italiani, quando c'è per ogni rosa un limite minimo del trentatré per cento: mi sembra che questi due dati siano molto eloquenti. Ma in modo mortificante. Sono due italiani su undici per ogni squadra in media, questo significa che i vivai negli ultimi dieci-quindici anni non sono stati sempre curati come si deve. Quindi ben vengano le iniziative di Enrico Amore di professionalizzare un settore che non esisteva nemmeno fino a pochi anni fa: l'occhio può anche essere allenatissimo ma può sbagliare, e allora ci possono essere a supporto anche dei dati molto precisi. Sposiamo al cento per cento questa iniziativa, perché coincide con due eventi importanti: a Cava de' Tirreni l'Italia Under 19 incontrerà i pari età dell'Olanda e dell'Eire, e sarò presente anche in quelle occasioni. Il calcio giovanile lo considero la base per i massimi campionati, quelli di A, di B e di Lega Pro".

Il Comitato Campano ha patrocinato il workshop sull'osservazione dei calciatori. Perché l'ha fatto?
"L'ha patrocinato con un discorso molto chiaro, che bisogna adeguarsi con i tempi: lo scouting è una disciplina nuova, ma bisogna professionalizzarlo. Enrico Amore è un giovane ex calciatore che era esemplare come atleta, un ragazzo attento e propositivo e pieno di fantasia e verve, quindi ha affrontato questa nuova disciplina con un'idea professionale e lineare che è quella di un fondamento scientifico dello scouting, e non basato sulla sedicente 'esperienza personale' come si faceva una volta, perché un discorso scientifico vale infinitamente di più di un discorso inventato lì per lì. Io non sono esattamente un tecnologico ma rispetto molto i tempi che sono cambiati: se ci riusciremo in tempo, lanceremo la web tv quantomeno sulle gare più importanti dei nostri campionati, ma io spero a breve termine che ci possa essere una diffusione molto ampia di tutte le partite di nostra competenza, anche una sorta di Domenica Sportiva dei Dilettanti, e l'utilizzo dei forum. Da anni propongo che gli arbitri parlino, sorridano e dialoghino: dato che il Papa può utilizzare Whatsapp, Facebook o Twitter, non è possibile pensare che non debbano farlo anche i dirigenti della Federazione, gli arbitri e i dirigenti arbitrali. Quartuccio mi è sembrato entusiasta di questa idea di aprire questo nuovo percorso della web tv, che sarebbe un'apertura al dialogo".

Da parte vostra ci sarà promozione per l'appuntamento sul calcio e tecnologia?
"Noi abbiamo già lanciato il corso sul nostro sito, ne stiamo parlando con gli allenatori e loro sono i primi a dover essere consigliati. Questo di Enrico Amore è uno strumento che produrrà nuovi vantaggi per i vivai. Ho affermato che i vivai non sono sempre stati curati in modo adeguato, soprattutto quelli campani".

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