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esclusiva

Polverosi: "Montella, amarezza non può prendere il sopravvento"

ESCLUSIVA TMW - Polverosi: "Montella, amarezza non può prendere il sopravvento"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
venerdì 15 maggio 2015, 12:042015
di Luca Bargellini

E' un venerdì amaro per Firenze e la Fiorentina. L'eliminazione dall'Europa League arrivata ieri sera e le successive parole di Vincenzo Montella nel dopogara stanno facendo ancora molto discutere. Per analizzare il momento dei viola la redazione di TuttoMercatoWeb.com ha intervistato Alberto Polverosi del Corriere dello Sport-Stadio:

Iniziamo dalla fine. Le parole di Montella contro i tifosi della Fiorentina risuonano ancora nella testa di molti.
"Dico subito che sono d'accordo con lui nel dire che la dimensione del club viola sia questa. La storia della Fiorentina racconta di due scudetti, di successi in Coppa Italia e qualche apparizione in Coppa dei Campioni nonostante fra gli anni '80 e '90 le due precedenti proprietà abbiamo acquistao alcuni fra i migliori calciatori che si sono visti in Italia. Dico, però, anche che non condivido assolutamente la sua presa di posizione contro i tifosi. La gratitudine verso un gruppo è apprezzabile e lo riveste del ruolo del leader, ma non può assolutamente trasformarsi in mancanza di riconoscenza verso quei tifosi che ieri si sono presentati al 'Franchi' in 35mila nonostante un 3-0 all'andata. Non è vero che la squadra abbia ricevuto meno di quanto ha dato, al massimo sono in pari. Non mi è piaciuto neanche il discorso che i fischi di ieri possano essere alla base dell'addio di alcuni giocatori. Se fosse così molti di loro avrebbero dovuto firmare a vita dopo che 2mila persona li hanno accolti al momento del rientro dalla vittoria in casa della Juventus. Montella è un professionista e non può permettersi che l'amarezza prenda il sopravvento. Chiudo dicendo che quella di ieri non è stata una derisione, bensì della normale ironia. Se Montella non lo ha capito significa che in questi due anni ha compreso molto poco dei fiorentini".

Sul piano prettamente tecnico, poi, la Fiorentina esce estremamente ridimensionata dal confronto con il Siviglia.
"Della doppia sfida contro gli andalusi i viola hanno giocato bene solo il primo tempo dell'andata. Il secondo di quella sfida e i due di ieri sono stati negativi. I due gol presi ieri, poi, sono stati assurdi. Credo che Montella debba lavorare per capire come mai la sua squadra abbia avuto un crollo verticale dal 3-0 subito dalla Juventus in Coppa Italia. Dopo quella partita la Fiorentina ha preso tre gol dal Napoli, tre da un Cagliari quasi retrocesso, uno dal Verona in una partita molto strana e cinque dal Siviglia. La mia sensazione è che dopo il primo anno, con quel gioco bellissimo, la Fiorentina non sia riuscita a fare il salto di qualità".

Mancano leader?
"Senza dubbio. In passato ci sono stati giocatori come Dunga, Passarella, Iachini, Batistuta e lo stesso Rui Costa che si sono presi sulle spalle la squadra. Oggi il solo Joaquin ha provato ad esserlo".

Una parola anche per il presente-assente di ieri: Mario Gomez. Il tedesco è da considerarsi già un ex viola?
"Sì, ma non da ieri sera. Se arriva un club che crede in quello che Gomez è stato in passato e che a Firenze non si è mai visto la Fiorentina non penso che si opporrà alla cessione".

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