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esclusiva

Renato Cioffi: "Contento di Immobile in Nazionale"

ESCLUSIVA TMW - Renato Cioffi: "Contento di Immobile in Nazionale"TUTTO mercato WEB
© foto di Luigi Gasia/TuttoLegaPro.com
venerdì 13 giugno 2014, 15:382014
di Luca Esposito

Ben presto Renato Cioffi diventerà un allenatore "completo": entro il prossimo mese concluderà infatti il Master di Coverciano per acquisire il patentino UEFA A, che gli permetterebbe di allenare in tutte le categorie, e poi discuterà la tesi. Tra i suoi compagni di corso Christian Panucci, ma anche Gennaro Gattuso (già ufficializzato come allenatore dall'OFI Creta) e Filippo Inzaghi (erede di Seedorf e di Allegri alla guida del Milan). Cioffi si è dichiarato molto soddisfatto per la presenza del napoletano Ciro Immobile con la Nazionale A di Prandelli, e si è detto dispiaciuto in particolare per la retrocessione del Sorrento nei Dilettanti, dato che proprio lui ne era l'allenatore quando la squadra vinse il campionato di D e quello di C2. Intervenuto ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com, Cioffi ha commentato il suo punto di vista sulla Lega Pro, che è stato un campionato non molto emozionante ma solo per chi non ha raggiunto gli spareggi.
"Sicuramente per alcune squadre di Prima Divisione c'è stata poca emozione, mentre per quanto riguarda le squadre che lottavano per salire di categoria è stato un po' diverso, perché hanno cercato in tutti i modi di fare bene, proprio per arrivare a giocarsi un posto per la B. Nonostante non vi siano state retrocessioni, è stato comunque un campionato importante".
La sorpresa?
"E' stata in negativo la sorpresa: le squadre che lottavano per vincere il campionato erano Perugia e Frosinone, ma sono venute a mancare la Salernitana, il Benevento e il Lecce".
Tantissimi suoi colleghi sono stati esonerati in Seconda Divisione.
"Sì, ma vista la situazione che prevedeva ben 9 retrocessioni era normale che potesse esserci il discorso del cambio di allenatore, anche se non lo tollero. Visto com'è l'andazzo in Italia, dato che in diversi casi non c'è molta programmazione, a pagare è l'allenatore ai primi risultati negativi".
Mister, lei ha guidato il Real Vico in Serie D per una dozzina di partite, però poi le strade si sono divise...
"Sono arrivato a gennaio perché un amico mi ha chiesto una mano, ho fatto tredici punti con la squadra del Real Vico che si trovava in zona salvezza, poi però alle ultime partite ho avuto dei problemi anche perché sto facendo il corso master di Prima Categoria, e quello mi teneva lontano dalla squadra. Mi dispiace che il Real Vico non si sia salvato, anche perché nonostante tutte le difficoltà i ragazzi si sono impegnati. Ho dovuto lasciare perché avevo impegni che non potevo abbandonare, il martedì e il mercoledì non c'ero, tornavo il giovedì e una squadra che si deve salvare non poteva non stare con l'allenatore tutti i giorni".
Tra i giocatori che lei ha avuto nel Sorrento potremmo citare Ripa, che quest'anno ha vinto la classifica cannonieri in Seconda Divisione, Immobile che all'epoca era solo un giovanotto, e Fiory che potrebbe andare alla Juve Stabia.
"Ripa è un classe '85, e anche quando lo allenai io vincemmo due campionati. In D arrivò secondo nella classifica cannonieri, e in C2 arrivò primo.

Sapendolo gestire bene, riesce a rendere nel modo migliore, e io da allenatore lo porterei anche in Serie A, perché vede la porta ed è tenace. Fiory è migliorato tantissimo in questi anni; e poi per quanto riguarda Immobile potrei dire che lo feci debuttare contro il Gallipoli in una partita di Coppa, e mi fa piacere che ancora oggi ci sentiamo perché è una bravissima persona e merita di giocare per la Nazionale. Questi ragazzi sono cresciuti nel settore giovanile e mi emoziona vederli a questi livelli".
Soddisfacente per lei vedere Immobile in azzurro?
"Recentemente ci siamo visti a Coverciano: quando Immobile mi ha visto, mi ha abbracciato, e mi ha fatto fare una gran bella figura con gli altri, ricordando che sono stato il primo allenatore che l'ha fatto esordire tra i professionisti".
Nella prossima stagione dove si vede, mister?
"So che è difficilissimo fare questo tipo di discorso: la categoria è importante, ma io preferisco avere una società che abbia una programmazione, al di là della categoria. Spero di trovare una società che mi permetta di realizzare un progetto, e se questo ci fosse non esiterei ad accettare".
Che ricordo ha di quello che è successo a Salerno con la Nocerina in campo?
"E' una pagina brutta. È successo tra due squadre campane, la Salernitana e la Nocerina, e mi dispiace perché a Nocera è stato sempre fatto un certo tipo di calcio. Un po' fa specie non vederla sui giornali per il calcio: ci siamo fatti ridere addosso. Secondo me si poteva gestire molto meglio la situazione".
La retrocessione del Sorrento?
"Per me è una mazzata. Ci impiegammo due anni per portarla dai Dilettanti alla C1, e avevamo creato un grande gruppo che ci aveva permesso di vincere tutto, dalla D alla Coppa Italia, alla Supercoppa di Lega, alla C2... Sono stati due anni fantastici in cui perdemmo pochissime partite e ne vincemmo oltre una sessantina. Vedere il Sorrento retrocedere per una gestione sbagliata fa un po' male: ricordo i sacrifici che abbiamo fatto partendo dai campi polverosi di Campobello di Mazara arrivando fino ai derby con Benevento e Nocerina".

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