Valdiserri (CorSera): "Garcia non rischia. Almeno fino al 9/12"
Il risultato del Camp Nou rimediato dalla Roma ieri sera può rivelarsi uno spartiacque importante nella stagione dei giallorossi. Luca Valdiserri, firma del Corriere della Sera, ha detto la sua ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com:
Il 6-1 di ieri è la seconda brutta figura di carattere europeo che la Roma rimedia in due anni in Champions League (1-7 all'Olimpico contro il Bayern Monaco, ndr). Si è dato un perchè di situazioni del genere?
"Credo siano situazioni diverse. Ieri la squadra è evidentemente entrata in campo scarica a causa del risultato fra BATE e Bayer Leverkusen. Per quanto riguarda il risultato dello scorso anno, così come il 7-1 dell'Old Trafford durante la gestione Spalletti, bisogna ricordare come Roma si auna città molto particolare, che chiede molto alla squadra e che spesso preferisce il bel gioco anche ai risultati. La riprova arriva dal fatto che Fabio Capello, nonostante uno scudetto vinto, non è assolutamente amato. Puntare sempre al bel gioco, anche contro le grandi squadre, può essere un rischio, ma a Roma rimane sempre una consolazione. Probabilmente ieri l'Inter di Mancini, che viene tanto criticata perché gioca male, non avrebbe preso sei gol".
Quanto potrà incidere sul campionato uno stop come quello di ieri? Lo scorso anno la debacle contro il Bayern dette il via ad un calo evidente.
"La testa la va dove la portano le gambe. Lo scorso anno la Roma aveva problemi atletici e molti infortuni. Oggi invece la squadra sta bene, ma le gare contro Atalanta e Torino saranno importanti. Qualora non arrivassero almeno quattro punti si potrebbe aprire qualcosa di più grave".
Pensa, quindi, che Rudi Garcia possa essere a rischio?
"Per me no, almeno fino al 9 dicembre, data in cui la Roma affronterà il BATE nella gara decisiva per la qualificazione agli ottavi di Champions League. Cambiare adesso sarebbe una follia. Discorso diverso, invece, sarebbe in caso di eliminazione, dato che anche giocando male il passaggio del turno rimane un traguardo economicamente importante. In quel caso si potrebbe aprire una crisi che coinvolgerebbe non solo il tecnico, ma anche tutti i dirigenti. Servirebbe una riflessione a 360° dopo cinque anni senza vittorie".