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F. Cannavaro: "Sarri-De Laurentiis? Forse c'era qualcosa da prima"

F. Cannavaro: "Sarri-De Laurentiis? Forse c'era qualcosa da prima"TUTTO mercato WEB
domenica 19 febbraio 2017, 23:092017
di Alessandra Stefanelli

Presente negli studi della ‘Domenica Sportiva’, in onda su Rai Due, l’ex difensore Fabio Cannavaro ha affrontato varie tematiche legate al calcio italiano e mondiale: “Siamo in Italia per la preparazione, il 6 marzo inizierà il campionato e ho deciso di portarli a Catania dove c’è un bel centro sportivo. Non mi aspettavo il freddo, quest’anno è capitato di tutto”.
L’esperienza in Cina fin qui? “Positiva. Essendo un allenatore per me è importante allenare ogni giorno. La difficoltà è la lingua perché mi serve un interprete per parlare con i ragazzi, anche l’alimentazione e la lontananza, Ma è un’esperienza che mi arricchisce come uomo e allenatore. Lo scorso anno ho vinto il campionato, quest’anno sarà più difficile, ma il mio presidente è ambizioso e mi ha messo a disposizione un budget importante. Ho preso Pato, Witsel, acquisti di grande livello”.
Sei in Italia anche per il mercato? “No, per la preparazione. Ma è normale che in Europa ci sono i più forti. A gennaio è difficile prendere giocatori forti, ci ho provato ma non è semplice”.
Qualche aneddoto sulla tua esperienza da raccattapalle? “Erano gli anni di Maradona, ogni domenica andare allo stadio era una festa e un’emozione fortissima. Io portavo allo stadio quelle macchine fotografiche di plastica per vedere foto fatte da me”.
Real-Napoli? “Andare a giocare a Madrid non è semplice, vai a giocare in uno stadio con un fascino particolare, i campioni del Mondo. Io penso che il Napoli abbia fatto una buona partita, ha segnato in trasferta ed è importante. In alcuni momenti poteva gestirla meglio, ha peccato forse un po’ do presunzione, ma ha fatto una buona pattuita. L’impatto con il Bernabeu è forte. Sarri-De Laurentiis? Polemiche tra di loro, sempre difficile entrarci dentro.

Non penso sia stato scaturito da quella partita qualche eventuale malessere, se c'era qualcosa c'era da prima. Dovrei capire da dove nascono per entrare in certe polemiche, da fuori ci si fa un’idea sbagliata”.
C’era qualcosa che covava? “Io vivo in Cina, non so cosa succede. Da quello che si legge dai giornali è normale che al presidente ama vedere i giocatori che compra, mentre Sarri spesso fa giocare gli stessi. Queste cose le può sapere solo chi gestisce il gruppo. Anche Capello faceva giocare 12-13 giocatori e con lui ho vinto tre campionati di fila”.
A chi ti ispiri come allenatore? “Mi sono sempre segnato le cose che mi piacevano e che non mi piacevano, ho preso un po’ da tutti. Mister Maldini di sicuro mi ha insegnato molto, ma spero di aver preso un po’ da tutti. Lavorare con i miei giocatori è facile, ancora si stupiscono. I cinesi sono un miliardo e mezzo di persone, il calcio non è lo sport principale e non è conosciuto ancora da tutti. Grazie al presidente cinese, però, è in forte crescita”.
Ha sentito parlare in Cina del gruppo del Milan? “No mai ma perché dall’Italia non ci si rende conto della grandezza del Paese, da nord a sud sono quattro ore di volo. Se hanno investito sul Milan hanno la solidità per poterlo fare. Non ci si rende conto, ma i gruppi cinesi che investono sono tanti. Hanno già comprato l’Inter, una delle più importanti, ora comprano il Milan, seconda squadra per Champions League vinte, hanno l’Atletico Madrid. Sono in espansione”.
Questa Roma può impensierire Napoli e Juventus? “La Juventus è già andata, dipende tutto da loro, anche se Napoli e Roma stanno giocando bene e hanno l’obbligo di crederci fino alla fine”.