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Fallimento Foggia: le parole di Rambaudi, Padalino e Biagioni

Fallimento Foggia: le parole di Rambaudi, Padalino e BiagioniTUTTO mercato WEB
© foto di Francesco Scopece/TuttoLegaPro.com
giovedì 19 luglio 2012, 14:352012
di Chiara Biondini
fonte FoggiaToday

A pochi giorni dalla scomparsa del Foggia dal calcio che conta, quello professionistico, tre grandi ex rossoneri hanno espresso il proprio dispiacere per il fallimento della società rossonera: sono Oberdan Biagioni, Roberto Rambaudi e Pasquale Padalino. Oberdan Biagioni, ai taccuini di FoggiaToday, dichiara: "Non doveva finire così. Dispiace molto, sono legato a Foggia città e alla squadra. I ragazzi e tutto il gruppo storico che ha vissuto le annate di Zeman, ha scritto la storia del calcio italiano degli anni 90. Foggia era l'elite del calcio pugliese e il rammarico più grande è vedere che una società così, per colpa della crisi, debba chiudere baracca e burattini. Il ricordo più grande? Compagni, staff e dirigenti andavano tutti dalla stessa direzione. Dal martedì già non si trovavano più i biglietti per andare allo stadio. C'era un'atmosfera magica. Il calcio passa, ma i ricordi restano".

Anche Roberto Rambaudi è amareggiato: "E' stata una brutta tegola quando ho letto la notizia. A Foggia c'è fame di calcio, c'è competenza, c'è passione e anche interessi. Sia nel bene, che nel male. E' un vero peccato che sia finita così perché Foggia meritava platee importanti come la Serie B o la Serie A. Con Zeman, - continua - nonostante le difficoltà del primo anno, abbiamo vissuto delle esperienze magiche. Società, giocatori e città sono cresciuti insieme. I tifosi quando c'era da criticare lo hanno fatto e quando c'era da gioire lo hanno fatto con noi. Ci eravamo fatti conoscere per il gioco e per i giocatori che sono venuti fuori da lì. Adesso l'importante è rialzarsi".

Pasquale Padalino è più duro: "Sono di Foggia, sono nato lì. Ho tanti ricordi, sia calcistici che umani. Ho sempre sperato e pensato che una città così avrebbe potuto ambire e meritare palcoscenici importanti. Foggia è speciale, ma con le parole non si fa nulla. Purtroppo bisognava pensarci prima, senza criticare a priori. C'è stata una gestione sbagliata è evidente e se si vuole ripartire, questa volta, bisognerà essere chiari dall'inizio. E' normale che gli imprenditori che entrano nel mondo del calcio vogliano guadagnare, ma bisogna essere chiari. Si devono avere responsabilità serie e rispetto per la gente e per i tifosi evitando di speculare ogni volta. L'azionariato popolare? Non credo molto a questo tipo di situazione. La gente di Foggia ha il cuore grande ma c'è bisogno di un progetto serio per ripartire".