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FIGC, Uva: "Questione stadi? Non ci deve pensare la Federazione"

FIGC, Uva: "Questione stadi? Non ci deve pensare la Federazione"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
giovedì 20 ottobre 2016, 17:372016
di Ivan Cardia

Ospite di Sky Sport 24, il direttore generale della FIGC Michele Uva ha parlato del momento del calcio italiano: "Bisogna guardare avanti, è indispensabile in questo sistema. L'Italia è un Paese di riferimento a livello internazionale".

L'Italia ha solo quattro stadi con quattro stelle. L'Inghilterra ne ha ventidue.
"Il punto è: cosa può fare la FIGC? La Federazione si deve occupare di 53mila ragazzi tesserati, di 17 nazionali, non dell'impiantistica. Non può nulla se non esercitare una moral suasion nei confronti dello Stato. La chiave è quella di diminuire i costi e sviluppare ricavi".

Si parla da tempo di riforma dei campionati.
"È un tema politico che coinvolge le quattro leghe fino alla Serie D. La parola introdotta dal presidente Tavecchio è sostenibilità. Società sostenibili diventano appetibili dal mondo degli investimenti. La Federazione ha introdotto norme importanti, il FFP. Il cambiamento deve essere culturale, penso agli esempi di Juventus, Udinese, Sassuolo".

Ha lavorato nel basket e nella pallavolo. Cosa può rubare il calcio da questi due sport?
"Dal basket il percorso di scouting, avere un controllo dei giovani talenti. Dobbiamo pensare ai giovani, sono il futuro del calcio".

L'Under 21 sta facendo un ottimo lavoro.
"Senza dubbio, per la Federazione tutte le nazionali hanno lo stesso principio di organizzazione. Abbiamo tanti fiori all'occhiello, c'è una grande attenzione al mondo dei giovani, ci teniamo molto".