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Fiorentina, Cedric: dal paese di Drogba sognando Balotelli

Fiorentina, Cedric: dal paese di Drogba sognando BalotelliTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
mercoledì 1 gennaio 2014, 14:132014
di Chiara Biondini
fonte Di Andrea Giannattasio per FVmagazine

La sua terra, tanto per non montarsi subito la testa, è la stessa di Didier Drogba, uno che il gol lo ha sempre avuto nel sangue. Sotto questo aspetto però nemmeno Cedric Gondo sembra andare tanto per il sottile. Per il giovanissimo attaccante ivoriano della Fiorentina (classe '96), approdato in maglia viola davvero giovanissimo, parlano infatti i numeri di una carriera sin qui di ottimo livello. Un'avventura iniziata in maglia gigliata poco più che dodicenne, che ha portato Gondo, date le sue straordinarie doti fisiche ed al suo innato senso del gol, ad esordire in Primavera quando ancora aveva quindici anni. Un'investitura di grandissimo peso, che però Cedric ha saputo ripagare nel migliore dei modi.

Trasferitosi con la famiglia in Italia a soli 7 anni, dopo alcune esperienze nei settori giovanili di livello regionale, la grande opportunità di diventare grande arriva con i Giovanissimi Nazionali della Fiorentina, una categoria fin troppo stretta per bomber-Gondo che dopo un paio di anni di ambientamento decide di far vedere davvero di che pasta è fatto, realizzando 30 gol in 25 presenze di campionato e contribuendo in maniera determinante a vincere lo scudetto di categoria, un tricolore che arriva nel giugno 2011 al termine di un 3-0 sul Napoli in cui proprio Gondo firma una super doppietta. Numeri straripanti per un ragazzo fisicamente maturo e già pronto per affrontare palcoscenici più impegnativi. E in effetti la chiamata non si fa attendere. Il numero che pochi mesi dopo dal successo nazionale si accende improvvisamente sul suo cellulare (lui, così tanto amante della tecnologia e della musica rap) è quello di mister Federico Guidi, neo-tecnico degli Allievi Nazionali e suo allenatore già ai tempi dei Giovanissimi scudettati, che decide di scommettere sul giovane ivoriano per costruire una squadra che possa puntare al titolo. Scudetto che però non arriva (fatali i calci di rigore in semifinale contro la Sampdoria, futura campione) ma che sul campo, ancora una volta, Cedric si sarebbe assolutamente meritato.

I primi sei mesi con la maglia degli Allievi viola sono assolutamente incredibili per Gondo, che continua ad andare in gol con una facilità incredibile cominciando a far parlare di sé sia in Fiorentina che in tutta Italia. Merito, questo, delle telecamere di Mtv, che con il reality-show ''Calciatori giovani speranze'' fa di Gondo uno dei suoi protagonisti principali, seguendolo passo passo nella vita quotidiana e mettendone in luce tutti gli aspetti della vita privata, in cui oltre alla proverbiale poca voglia di studiare emerge anche una grande sensibilità verso la famiglia ed i compagni, oltre che un'ammirazione sviscerata per campioni come Balotelli e Boateng.

La ribalta nazionale però non distrae più di tanto il centravanti viola, che dopo aver stupito tutti a suon di gol, riceve puntualissima la prima convocazione con la Primavera di Leonardo Semplici: nel gennaio 2012, il quindicenne Cedric inizia a muovere i primi passi nella sua attuale dimensione, gettato nella mischia negli ultimi 10 minuti di un rotondo successo in casa contro l'Empoli. Alla fine dell'anno, oltre ad uno stuolo di giovanissime fans in tutto lo stivale e ad uno scudetto sfumato dagli undici metri, Gondo collezionerà anche la bellezza di sei convocazioni con la Primavera: cifre di rilievo per un '96 catapultato in una realtà composta da soli '92 o '93 (i suoi compagni, tanto per fare qualche nome, erano Piccini, Seferovic e Ryder Matos, che oggi giocano con buoni risultati in prime squadre).

Nella stagione successiva, quella conclusa pochi mesi fa, per Cedric avviene la definitiva con tantissisacrazione in Primavera: con la partenza di quasi tutti gli attaccanti, Gondo si carica sulle sue spalle il peso di tutto il reparto offensivo viola e grazie alle sue 10 reti in 22 presenze trascina la Fiorentina alle fasi finali dello scudetto, dove però il sogno si interrompe subito sotto i colpi inferti dall'Atalanta al primo turno. L'estate che segue è forse quella più turbolenta nella lunga avventura di Gondo in viola, un periodo funestato dalle voci di mercato che per qualche settimana lo hanno portato ad un millimetro dall'addio a Firenze.

Come ogni stellina che si rispetti, anche sul fatato destro di Cedric piomba l'interesse dei grandi club europei e stavolta è il ricco PSG di Leonardo a mettere alle strette il giocatore e la Fiorentina. Gondo vacilla, scrive tweet sibillini in cui si prefigura già a Parigi ma poi, convinto in poche ore da Pradè e Macìa, decide di restare e firma il suo primo contratto da professionista in viola. Una scelta, a posteriori, sicuramente vantaggiosa per il calciatore, che sotto la guida di Semplici e con alle spalle una proprietà che crede fortemente in lui ha tutte le carte in regola per crescere, sfondare e fare sognare Firenze. Montella, del resto, si è già segnato il suo nome.

© foto di Federico De Luca