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Fiorentina, cuore e bilancio

Fiorentina, cuore e bilancioTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
venerdì 2 settembre 2016, 08:142016
di Redazione TMW
fonte Tommaso Loreto

In linea con il ripetersi di un saldo attivo nelle ultime finestre di mercato (qualcosa al quale ci si va abituando dal gennaio 2015) anche Pantaleo Corvino scende in campo con le consuete doti balistiche. La conferenza stampa del d.g. non si discosta troppo dalle accorate difese di qualche anno fa, quando forse i tempi delle risposte erano un po' più lunghi, ma i concetti espressi a cascata. Corvino ha inevitabilmente difeso il proprio lavoro, che resta ottimo, e soprattutto i propri strattagemmi (le bufale sono altre, certo non mancano, ma con buona pace del "Corvo" non crediamo riguardino né Sportiello, né Obiang), ribadendo una linea societaria mai stata in discussione.

Sul fronte della chiarezza la Fiorentina è venuta meno probabilmente solo con la cessione (inevitabile) di Alonso. Che, sia chiaro, a certe cifre doveva essere ceduto, anche in tempi brevi come testimonia il mancato confronto con Sousa prima sull'arrivo di Maxi Olivera.

Quel che è mancato quest'estate (concetto a più riprese già spiegato in molteplici circostanze del passato) è stato, piuttosto, lo slancio che un progetto sportivo dovrebbe saper trasmettere ai propri appassionati. L'investimento (anche emozionale, perchè no) che prova ad alzare il valore della rosa, o che almeno regali al sostenitore quel pizzico di speranza ed entusiasmo in più.

Qualcosa che, anche stavolta è stato negato. Il comunicato di ieri della tifoseria, in effetti, non poteva non toccare proprio queste corde, quelle del cuore, del sogno, rimandando il tutto i vertici altissimi della gestione societaria.

Al solito sarebbe bastato anche molto meno della luna. Niente che dovesse intaccare la già sanissima salute di bilancio, per carità, o ancor peggio sforare i paletti del FPF, ma pur sempre qualche movimento che potesse mettere insieme le aspettative di una tifoseria da oltre 20.000 abbonamenti e le ambizioni prettamente sportive. Un aspetto che spetterebbe alla proprietà, non ai suoi tesserati, dal direttore generale in giù.

Perchè girando intorno ai fiumi di parole, all'inchiostro speso per commentare il mercato (o smentirlo) alle spiegazioni e alle prese di posizione (Sousa avrà molto tempo per decidere come presentarsi, tra poco più di una settimana, in conferenza stampa e, magari, dire la sua sul mercato) resta un momento in cui è difficile individuare il reale obiettivo sportivo di questa Fiorentina.

E non ci riferiamo solo alla stagione che ripartirà da domenica prossima e nella quale i viola puntano soprattutto alla zona europea, ma molto di più al futuro di questa squadra e di questo gruppo. Che Corvino ha puntellato con alternative tutte da scoprire, ma che non può uscire rafforzato dall'ultima campagna acquisti/cessioni. Ancora una volta orientata esclusivamente ai bisogni di un bilancio costantemente considerato prioritario. Su tutto, e su tutti.