Fiorentina, la New York di Rossi: al lavoro sognando il Mondiale

"Benvenuta nella mia città". Ci ha accolto così Giuseppe Rossi nella sua Manatthan, in un 'normale' giorno di riabilitazione. L'attaccante della Fiorentina, rientrato nei suoi amati States fin da metà gennaio, lavora sei giorni a settimana (per la precisione, ben quattro ore al giorno) per recuperare dall'infortunio subito il 5 gennaio in quella maledetta gara contro il Livorno. Dopo l'ultima visita dal dottor Steadman, Rossi ha iniziato infatti la sua prima fase del recupero. Le terapie le svolge sotto l'occhio di numerosi membri dello staff della NySportsMed, coadiuvati dal fisioterapista di una vita Luke Buongiorno (in questi giorni proprio a Firenze per un convegno di medicina sportiva curato dal professor Galanti). Firenzeviola.it ha seguito l'attaccante nella modernissima clinica a due passi da Central Park, resa in questi giorni ancor più splendida per la tanta neve caduta.

Ogni giornata per Pepito inizia con il riscaldamento al muscolo interessato, ovvero quello del ginocchio destro, un procedimento immancabile che precede una fase di massaggi. L'intensa seduta, poi, continua con degli esercizi per il bilanciamento e l'equilibrio. Concentrato ma sereno, sempre con l'attenta presenza del procuratore Andrea Pastorello, che assiste ogni giorno alle rituali sedute del bomber viola. Sul muro un'immancabile maglia viola col numero 49. Così l'abbiamo trovato. E tra un esercizio e l'altro, anche un paziente della clinica ha voluto far sentire il suo affetto al campione: "Guarda che ci devi far vincere i Mondiali". Rossi non risponde ma sorride. La concentrazione è massima, l'obiettivo è quello di tornare a segnare e a sognare il prima possibile. La mattinata, che ieri per la prima volta ha visto Rossi cimentarsi con esercizi in piscina, finisce poi con i pilates: Rossi è esausto, ma nello sguardo gli si legge una voglia pazzesca di tornare a correre, giocare e gonfiare le reti avversarie. La strada imboccata è quella giusta.