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Fiorentina, Tenerani: "Le linee guida del mercato di Corvino"

Fiorentina, Tenerani: "Le linee guida del mercato di Corvino"TUTTO mercato WEB
sabato 18 giugno 2016, 08:462016
di Redazione TMW
fonte Mario Tenerani

Corvino è andato a Milano per tessere un altro po' di tela. Il diesse viola ha già fatto cento incontri, con varie sfumature, per rendersi veramente conto quali obiettivi siano aggredibili. Contestualmente valuterà le richieste per i suoi calciatori tenendo conto di una indicazione della proprieta': vendere solo il necessario per tenere in equilibrio il conto economico rispetto ai parametri del Fair Play Uefa. Se le partenze saranno poche, ma fertili come incassi, non ci sara' bisogno di minare il gruppo base di una squadra abbastanza forte.

Corvino, fin dall'inizio, ha disegnato i punti cardinali della sua mappa del mercato. Punto primo: i giocatori più forti in assoluto, salvo offerte clamorosamente generose, non saranno toccati. Corvino per fare cassa vuole ricorrere ad altri elementi.
Punto secondo: il telaio della Fiorentina è molto affidabile, tra i migliori del campionato, ma è innegabilmente anziano. Ricordate quello che diceva Montella un anno e mezzo fa? Ebbene, sono passati altri 18 mesi: Corvino ha il dovere di ringiovanirlo altrimenti tra un anno-due la Fiorentina dal punto di vista patrimoniale sarà svuotata. Esempio: se i titolari in difesa sono Gonzalo e Astori, almeno un'alternativa dovrà essere molto giovane e l'altra un difensore certamente non troppo in là con gli anni. Il ragionamento sarà applicato anche agli altri reparti. Non è un caso che il primo acquisto di Corvino - sarà ufficiale tra poco - sia un portiere polacco, Dragowski, nato nel '97: guarderà le spalle a Tatarusanu.

Punto terzo: il portiere, appunto. Il romeno non entusiasma, ma non è neppure considerato male da Corvino. La verità è che per Perin o Sportiello, due che piacevano ai viola, servirebbero 10-12 milioni. Il diesse non dispone di questa cifra da investire su un solo giocatore. Lezzerini andrà a giocare per completare il suo percorso di maturazione.

Punto quarto: la vera urgenza - fa rima con emergenza - è la difesa di cui abbiamo già parlato. Ne arriveranno due e presto. L'altra parte del campo da curare subito è la mediana: ci sono solo 4 uomini, cioè Borja, Vecino, Badelj e Mati. L'attacco? Rossi per Corvino deve restare. Gomez sarà venduto se arriverà una offerta, Babacar ha già le valigie in mano, mentre Kalinic è il riferimento offensivo. Gli altri sono soggetti alle regole del mercato. Ilicic va via per 15 milioni, ma al momento offerte non ne sono arrivate.

Punto quinto: Corvino deve fare i conti con la nuova normativa dei 4 cresciuti nel settore giovanile viola e altrettanti cresciuta nei vivai italiani, quindi deve cercare giocatori dentro queste norme.

Ieri c'è stato il Cda viola che ormai, per l'attesa mediatica che scatena, è quasi paragonabile al G8... In realtà è finita zero a zero: nessuna nuova nomina, nessun riferimento al budget, solo la dichiarazione di intenti da parte del presidente esecutivo Cognigni di "fare una squadra molto, molto competitiva".
Ne pendiamo felicemente atto e attendiamo fiduciosi. Così come aspettiamo il ritorno di Andrea Della Valle ormai scomparso dai radar... Ieri non ha partecipato al Cda neppure via Skype. Pare sia molto impegnato per la sua azienda e questo sarebbe anche giusto. Speriamo non sia anche troppo arrabbiato... E deluso.