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Furio Fedele: "Il Milan vede la Champions"

Furio Fedele: "Il Milan vede la Champions"TUTTO mercato WEB
martedì 19 gennaio 2016, 08:372016
di Redazione TMW
fonte Furio Fedele

La Serie A, il campionato più imprevedibile del mondo, ha deciso di rimescolare ancora una volta le carte. La prima giornata di ritorno ha testimoniato come il calcio sia uno spettacolo genuino, che si rigenera costantemente fra conferme e contraddizioni. Il Milan è uscito finalmente premiato dalla moltitudine di emozioni dello scorso week-end. Come per miracolo è riapparso il sesto posto (anche se bisognerà attendere l'esito del recupero fra Sassuolo e Torino in programma domani per averne la temporanea certezza) per alimentare l'illusione di poter affrontare l'Empoli con mezzo piede quasi in Europa. Comunque Mihajlovic sembra aver trovato finalmente la formula vincente. Anche se domenica sera, dopo aver collezionato la prima «vendetta» negli scontri diretti, il tecnico serbo ha ammesso un possibile cambio di modulo con il ritorno al 4-3-1-2 approfittando del recupero di Menez che dovrebbe essere certificato entro la fine di gennaio.

Ci si può fidare di questo Milan? Ci sono molti indizi che fanno presuppoprre una risposta positiva. La conferma ufficiale e quasi certamente definitiva si avrà fra due domeniche quando questo intensissimo mese di gennaio si concluderà con il derby ospitato dal Milan. Mihajlovic poi dovrà essere bravo a sfruttare l'overdose di stress che rischia di attanagliare Juventus, Roma, Napoli e Fiorentina che da metà febbraio in poi torneranno a calpestare il palcoscenico europeo. Da non sottovalutare, fra l'altro, la semifinale d'andata di Coppa Italia (26 gennaio) che potrebbe schiudere ai rossoneri la porta che conduce all'epilogo di Roma in programma il 21 maggio.

Ma, quindi, è scoppiata la «pace» a Casa Milan? Difficile perlustrare un territorio così indidioso. Sta di fatto che i numeri non dicono mai bugie. A nessuno conviene vedere e lasciare il Milan ancora per un anno nell'oblio dell'anonimato. Anche perchè il mancato guadagno minimo (30 milioni di euro) garantito dalla partecipazione in Champions League rappresenta un danno che, se reiterato, può causare veramente problemi seri e irreversibili. Silvio Berlusconi proprio alla vigilia della
delicata sfida contro la Fiorentina ha teso (pubblicamente) la mano amica a Sinisa Mihajlovic per legittimarlo in maniera abbastanza rassicurante. Anche se, è bene sempre tenerlo a mente, solo i risultati possono determinare il destino di un allenatore. E questo, ovviamente, non vale solo per il Milan.

Il chiarimento fra Berlusconi e Mihajlovic ha aperto anche un concreto spiraglio di speranza sul mercato invernale. Anche se prima bisognerà sfolture una «rosa» fin troppo ampia (28 giocatori) dove diversi milanisti sembra abbiano già perso, da tempo, il diritto di cittadinanza. Il ritorno, con gol, di Boateng dimostra che il SUS (Sistema Usato Sicuro) ha ancora una sua credibilità. Anche se all'appello manca ancora Mario Balotelli. Quando domenica sera è subentrato a San Siro il Ct Conte, che fino a quel momento aveva assistito alla partita in tribuna d'onore, si è congedato abbandonando lo stadio. Un altro segnale non bello per Super Mario. I suoi gol, da gennaio a maggio 2013, consentirono al Milan di conquistare il terzo e ultimo posto che valeva la Champions League. Concedere il «bis» sarebbe fondamentale per Balotelli anche in chiave azzurra.