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Furio Fedele: "Milan, un mercato da non fallire"

Furio Fedele: "Milan, un mercato da non fallire"TUTTO mercato WEB
martedì 5 gennaio 2016, 08:332016
di Redazione TMW
fonte Furio Fedele

Lo "sprint" che condurrà, nei prossimi 180', il Milan al termine del girone d'andata è un'occasione irripetibile per cercare di avvicinarsi alla zona Champions League. Purtroppo è già tempo di rimpianti: sarebbe bastato battere la penultima (Carpi) e l'ultima (Hellas) della classe per avere 4 punti in più ed essere così al quinto posto (in condivisione con la Roma) e a due soli punti dalla zona Champions e a quattro lunghezze dalla vetta attualmente nelle mani dell'Inter. Alla vigilia della sfida contro il Bologna le distanze sono decisamente più importanti, ma facendo risultato contro Donadoni e Garcia la situazione potrebbe diventare sicuramente più agevole.

Prima di fare nuovi acquisti bisogna assolutamente cedere gli esuberi in questa sessione di mercato. Sarà necessario sbrogliare al più presto la matassa, assai ingarbugliata, rappresentata dal caso-El Shaarawy. I 14 milioni che non sono stati onorati dal Monaco che non ha riscattato il faraone potrebbero essere garantiti da Roma. Comunque, El Shaarawy a parte, l'attuale organico non solo andrebbe migliorato come qualità ma certamente andrebbe sfoltito anche in virtù di molti, troppi giocatori che Mihajlovic non sembra più intezionato a utilizzare.

Sulle scelte della sessione invernale peseranno sicuramente situazioni che in agosto erano già palesi o altre che non erano preventivabili. Fra queste la più clamorosa è rappresentata dall'incredibile declino di Diego Lopez che ha dovuto lasciare il passo all'inarrestabile Gigio Donnarumma. Abbiati, fra l'altro, merita come al solito molta considerazione e grande rispetto. Invece sembra già abbastanza chiaro fin dalla scorsa estate che a questo Milan manca un altro interprete di qualità oltre a Montolivo. Mihajlovic l'aveva individuato in uno dei suoi «pupilli» doriani, Soriano, che avrebbe voluto schierare da trequartista. Ma almeno per quest'anno sembra che il modulo debba restare ancorato al 4-4-2. A meno che non arrivi proprio a gennaio un fuoriclasse (Witsel) degno di questo cambiamento.

Sicuramente anche in questo mercato uno dei punti di riferimento sarà il presidente Berlusconi che, però, pretende di conoscere a breve la vera identità di questo Milan. Che, comunque, nelle ultime 10 partite ha collezionato una sola sconfitta (allo Stadium contro la Juventus) senza però convincere fino in fondo per quanto riguarda la qualità del gioco. Finora il numero 1 rossonero ha dato il suo benestare solo per un altro ritorno-bis, quello di Boateng, che ha fatto seguito a quello di Balotelli registrato la scorsa estate. Super Mario, però, fra infortuni e sfortuna si è visto in campo solo in 4 occasioni con un solo gol al suo attivo.

In questo mese di gennaio Mihajlovic affronterà con il suo Milan 5 partite in campionato dove sono previsti 3 scontri diretti contro Roma, Fiorentina e Inter. Si spera che ce ne siano almeno 2 in Coppa Italia (Carpi nel quarto di finale in gara unica) e poi l'eventuale semifinale d'andata contro la vincente di Spezia-Alessandria. Solo i risultati potrebbero dare nuovo vigore ed entusiasmo al presidente che, comunque, vuole festeggiare nel migliore dei modi i suoi 30 anni di Milan (20 febbraio). Ma il regalo vero, in effetti, lo merita proprio lui...