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Giovinco si racconta: "Dura giocare con Alex e Tevez, ma ho grandi ricordi"

Giovinco si racconta: "Dura giocare con Alex e Tevez, ma ho grandi ricordi"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/ Image Sport
venerdì 14 agosto 2015, 17:552015
di Ivan Cardia

Una Formica Atomica a Toronto: Sebastian Giovinco ha conquistato la squadra canadese e la Major League Soccer. L'ex attaccante della Juventus si è raccontato nei giorni scorsi a Italian Football Day: "Il primo gol in Serie A è stato uno dei momenti più emozionanti della mia vita, da bambino ho sempre sognato di giocare in A e quella rete è arrivata quasi inattesa. Devo dire che ho un sacco di buoni ricordi di quella stagione a Empoli, è stata difficile ma ho imparato molto. Ricordo anche il primo gol contro la Juve molto bene, è stato un bel gol, avevamo tante assenze per cui era una partita difficile, anche perché venivamo dalla Serie B.

A Parma ho vissuto due anni molto belli, ho fatto tanti progressi in quel periodo, cambiando anche la mia posizione, perché alla Juventus ero un'ala mentre al Parma sono diventato un attaccate. Questo ha cambiato la mia carriera, per cui posso solo parlare bene di Parma, dove ho lasciato un gruppo di giocatori davvero speciale.

Con l'Italia ho esordito contro la Germania se ricordo bene, partendo dalla panchina: un'esperienza che parla per sé stessa. Per un italiano giocare in Nazionale è il massimo della vita. Quando sono tornato alla Juve ho giocato in attacco, poi mi sono infortunato, fino a quel momento ero l'attaccante che aveva segnato di più. Le cose sono cambiate con l'arrivo di Tevez, perché stiamo parlando di un attaccante devastante, ma comunque sono stati anni fantastici, ho vinto due scudetti e due Supercoppe. Chi dice che ho giocato poco non dice la verità, il mio infortunio mi ha fermato nel momento migliore.

Del Piero? Il mio rapporto con lui è cambiato negli anni: da bambino era il mio idolo ma da quando ho giocato con lui è diventato un mio compagno. È stata un'esperienza con alti e bassi, perché giocare con un compagno di tale qualità comporta anche poche possibilità di essere titolare. Ma sono esperienze che rimangono: ognuno sceglie la propria strada e sarà sempre un piacere per me aver giocato con qualcuno come lui.

Quando ho deciso di andare via ci sono state tante indiscrezioni ma non ho mai avuto offerte concrete da altri club, volevo andare via e quest'offerta dalla MLS mi ha fatto riflettere. Ho valutato con la mia famiglia e abbiamo deciso per il trasferimento".