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GL Rossi: "Altra figura indegna in Europa"

GL Rossi: "Altra figura indegna in Europa"TUTTO mercato WEB
sabato 1 ottobre 2016, 07:082016
di Redazione TMW
fonte Gianlucarossi.com

Altra figura indegna al punto che non si capisce più quanto siano scarsi certi rincalzi, leggi esuberi, o quanto possa realmente interessare l'Europa League. Ce lo faccia sapere subito la Società Inter, perché a me l'Europa League interessa moltissimo. E comunque alla prova d'appello, da qui non si esce: gran parte di quelli che han giocato o sono scarsi o non ne hanno più voglia e quindi non sono professionisti che meritano di vestire la maglia dell'Inter. O, ancora peggio, tutte e due. Il guaio è che gli esuberi dell'Inter nessuno li vuole e, va bene far i miracoli sul mercato, ma l'invendibile non si vende. Ora mi direte: come puoi colpevolizzare il singolo e non la squadra dopo una prestazione del genere? Vi rispondo che a volte ne bastano due o tre, insieme ad altri, magari già mentalizzati sulla prossima partita di campionato, per mandare una squadra a puttane. Ora provo a utilizzare Joao Mario e Ranocchia solo come rappresentanti ideali di due gruppi ben distinti: i titolari e le riserve dell'Inter. Joao Mario in campo 3 volte: tre vittorie; Ranocchia in campo 4 volte: tre sconfitte ed un pareggio. Ingeneroso, vero? Se però se volessi davvero prendermela con Ranocchia, tralasciando le gare di campionato, scriverei di ricordarlo in campo nelle seguenti gare europee: Inter-Schalke 2-5, Tottenham-Inter 3-0; Wolfsburg-Inter 3-1, Inter-Beer Sheva 0-2, Sparta Praga-Inter 3-1. Ma io non lo scrivo perché non ce l'ho con Ranocchia (lo so, sono uno stronzo, ndr). In ogni caso più che io ad avercela con lui, mi pare sia lui ad avercela con me, visto che di lui avevo scritto benino dopo Inter-Bologna 1-1, solo tre giorni fa.
Con la scusa che si deve discutere tutta la squadra, cosa tendenzialmente buona e giusta, sorvoliamo però sempre troppo spesso sulla professionalità o gli errori, fate voi, dei singoli, mentre ci sono casi invece da rimarcare. Per esempio, è normale che Ranocchia, già ammonito, nel momento in cui l'Inter potrebbe davvero riprendere per i capelli il pareggio a Praga dopo che Palacio ha appena accorciato le distanze, si faccia espellere per un inutile fallo sulla trequarti lasciando la squadra in dieci e bell'è pronta per incassare il 3° gol? E' normale che Felipe Melo e Palacio - per quest'ultimo lo scrivo con la morte nel cuore - stiano stupidamente a parlottare tra loro nel bel mezzo di una punizione che di lì a poco lo Sparta Praga ha trasforma nel raddoppio? No, amici miei, non è normale e ciò va al di là delle criticabilissime di de Boer. Io non credo proprio che Suning non voglia essere presente in Europa League: questo è un vecchio retaggio mentale tipicamente italiota che ci portiamo dietro anche dopo che il mondo è cambiato.

In ogni caso, presto avremo la verità, visto che per qualificarsi nel girone ora sarà necessario giocare le altre 4 gare che restano con tutti i titolari possibili. Non essendoci, per ora, la Champions è doveroso prendere seriamente l'Europa League. Ma allora perché de Boer si è fidato ancora di troppe seconde scelte e non ha messo subito tutti i titolari come fanno molte squadre straniere? Forse ci sfugge che il tecnico olandese, arrivato a pochi giorni dal via ufficiale in un gruppo giù di condizione ha dovuto ipercaricare il lavoro per portare una squadra che alla prima giornata di campionato a Verona manco camminava ad un livello fisico perlomeno decente. Forse è per questo che, almeno per il momento, cerchi di non far giocare i soliti ogni tre giorni, ma a questo punto sarà inevitabile.
Sulla partita non aggiungo nulla: brutta come la sconfitta e ancor più grave perché segue quella ancor più sorprendente contro l'Hapoel Beer Sheeva a San Siro. In fondo lo Sparta Praga l'anno scorso era comunque arrivato ai quarti di Europa League e, pur se inferiore all'Inter, è comunque più motivato di certuni dei nostri. Oppure si può davvero pensare che un panchinaro dell'Inter non ne valga neppure uno loro. Dopo lo scempio che ho visto, è legittimo pensare tutto.
Quindi, ora basta con le riserve: in una rosa europea di 19 giocatori, tolti i portieri, ce ne sono almeno 7 che non vorremmo più vedere nemmeno dipinti nel roster nerazzurro, senza contare Brozovic, tornato a fare lo splendido sui social proprio dopo la brutta sconfitta di Praga: o è voluto o è bacato, anche qui non c'è altra risposta. Bene, su questi evidentemente ora come ora non possiamo contare nemmeno per l'amichevole con la Primavera del giovedì pomeriggio. De Boer ne tenga conto: i suoi richiami alla professionalità e al dilettantismo a fine partita mi fanno pensare di averci visto giusto già col Beer Sheva. Se sbaglio io chissenefrega, ma lui non deve più sbagliare. Basta riguardare la partite per capire di chi ti puoi fidare e di chi no, altro che prova d'appello...

Db Milano 18/09/2016 - campionato di calcio serie A / Inter-Juventus / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Frank De Boer © foto di Daniele Buffa/Image Sport