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GL Rossi: "Il Derby a pranzo"

GL Rossi: "Il Derby a pranzo"TUTTO mercato WEB
giovedì 16 marzo 2017, 07:232017
di Redazione TMW
fonte Gianluca Rossi.it

Inter-Milan, il derby di ritorno, si giochera’ alla vigilia di Pasqua e per di piu’ alle 12.30, ossia all’ora di pranzo, quando pero’ sara’ prima serata in Estremo Oriente. E’ un evento di portata storica che ha gia’ mandato di traverso, visto l’orario, la prossima stracittadina ai tifosi milanesi. Ma proprio qui sta il punto: dobbiamo smetterla di pensare da tifosi milanesi o, comunque italiani. Ormai siamo cittadini del mondo ed in certi casi tocca a noi doverci adeguare agli orari altrui, soprattutto di quelli pronti a rilanciare la nostra Serie A a suon di investimenti miliardari.
Eppure il derby di Manchester a settembre dello scorso anno e’ stato disputato alle 12.30 inglesi proprio per il prime-time televisivo cinese. E da allora gli incontri di Premier per fare ancora più affari in Oriente sono diventati un’abitudine, con buona pace degli inglesi e del loro the alle 5. Per la verita’ anche le nostre istituzioni calcistiche si erano gia’ date una mossa, visto che quest’anno le big con maggiore audience televisiva, ovvero Juventus, Inter, Milan, Roma e Napoli hanno gia’ occupato per 13 volte il cosiddetto ‘slot di mezzogiorno’.

Ora pero’ col derby della Madonnina l’asticella si alza definitivamente anche per il valore politico dell’incontro tra l’Inter di Suning e il Milan che nei programmi avrebbe gia’ dovuto essere a sua volta cinese da piu’ di un anno. Spiace per i tifosi nostalgici, ma non c’e’ altra strada per far tornare il nostro calcio ricco di diritti televisivi e di campioni. Dobbiamo smetterla una volta per tutte di essere i soliti provinciali: quelli che guai a giocare il sabato pomeriggio, quelli che guai se non c’e’ la Champions League perche’ l’Europa League la viviamo ancora come ‘diminutio’ con risultati agghiaccianti per il ranking internazionale dei nostri club.
Finalmente anche la Serie A, al pari di Premier League e Bundesliga, entra nel nuovo millennio ed e’ pronta a mettersi in competizione con i maggiori campionati esteri per assicurarsi la grande fetta dei diritti televisivi mondiali, gran parte dei quali vengono proprio dall’Estremo Oriente. E adesso, caduto uno degli ultimi tabu’, prepariamoci a giocare prestissimo anche a Natale o a Santo Stefano o comunque in orari i cui in altri tempi mai avremmo pensato al pallone. E anche il mio amico pensionato Ambrogio, di herreriana memoria, che a mezzogiorno e’ sempre stato abituato al pranzo in famiglia, magari presto si consolera’ con una campagna acquisti da mille e una notte. Grazie ai diritti-tv dalla Cina.