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GL Rossi: "Inter cinica e con la sorpresa Hernanes"

GL Rossi: "Inter cinica e con la sorpresa Hernanes"TUTTO mercato WEB
domenica 12 aprile 2015, 21:492015
di Redazione TMW
fonte Gianlucarossi.it

Tre gol in trasferta e nessuno subito. L'Inter di Mancini torna al successo travolgendo a Verona l'Hellas con una gara accorta e intelligente, sfruttando furbizia e ripartenze. Segnano Icardi, Palacio e nella porta sbagliata Moras. Il 3-0 forse è esagerato, ma serve a sottolineare la pochezza offensiva veronese. E, per una volta, il cinismo dell'Inter. La sorpresa settimanale di Mancini porta il nome di Hernanes.
Non è stata da tuffarsi dai gradoni dello stadio la modalità del primo gol, dopo poco più di dieci minuti, quando Tachtsidis è svenuto davanti a D'Ambrosio e tutti i veronesi si sono fermati nella speranza che anche quelli dell'Inter facessero lo stesso. Perché mai avrebbero dovuto farlo, visto che Tagliavento non ha fatto una piega resta un mistero. Eppure ha esitato D'Ambrosio e ha esitato anche Palacio prima di mettere al centro una palla lenta deviata da Pisano e girata da Icardi in rete. E' sembrato un gol del calcetto del giovedì sera, con tutti a guardare, ma conoscendo bene Mandorlini, so che i muri del Bentegodi all'intervallo hanno tremato, poiché il divieto di sostituirsi all'arbitro per fermare il gioco è qualcosa che già anni fa Capello aveva fatto in modo che venisse sancito dal regolamento. Ovviamente Tachtsidis era già in piedi alla ripresa del gioco ma, malgrado il vantaggio nerazzurro, la gara non è mai decollata e l'unico sussulto fino al riposo è stato un tiro di Brozovic a lato.
Vista le difficoltà dei protagonisti nel riempire il tabellino ci ha comunque pensato Tagliavento con un paio di ammonizioni in meno di due minuti. Giusta la prima a Brozovic, assurda quella a Guarin per un pallone calciatogli sul gomito da un metro. Addio derby per entrambi.


A inizio ripresa finalmente un nuovo sussulto con la discesa di Hernanes e lo scarico per Icardi che ha restituito il favore dell'assist a Palacio per il raddoppio.
A questo punto si è svegliato il Verona con una doppia occasione poco dopo il quarto d'ora sventata da Handanovic prima su Obbadi e poi su Moras. Poi ancora un altro destro di Obbadi e la solita confusione in area nerazzurra, dove una volta Ranocchia è riuscito addirittura nell'impresa di un colpo di testa col pallone che gli è rimbalzato sulla pancia rimanendo pericolosamente in area interista.
Dall'altra parte, se non altro, l'Inter si è dimostrata ancora letale in ripartenza con il cross dell'ottimo D'Ambrosio girato sul palo da Palacio.
Poi ancora Verona. Prima Toni di testa ha sfiorato il palo, quindi ecco il rigore letteralmente inventato da Tagliavento. Per tutti Greco ha perso il passo in area interista senza esser stato neppure toccato, ma non per Tagliavento. Toni, ancora una volta si è però fatto ipnotizzare da Handanovic, arrivato al 21° rigore parato in carriera su 57, il 7° degli ultimi 8: ora il record-man Pagliuca è distante solo tre lunghezze, ma il portiere sloveno festeggerà il sorpasso altrove, per la gioia dei pecoroni della nostra tifoseria che con tutti i problemi che ha l'Inter si sono inventati quest'anno pure quello di Handanovic. Grazie Samir e buona fortuna in una squadra che giocherà la Champions, come ti era stato promesso dall'Inter tre anni fa. Qui ci inventeremo Bardi o qualcuno ovviamente meno dotato di te e, come al solito, temo ti rimpiangeranno.
Dopo aver sciupato l'occasione di riaprire la partita, il Verona ci ha provato ancora con Pisano dalla distanza trovando sempre pronto Handanovic e alla fine Mancini si è coperto con Felipe e il giovane centrocampista ivoriano Gnoukouri, al suo esordio in prima squadra. Nel finale, sull'ennesimo cross dell'ottimo D'Ambrosio, Moras ha provato il folle anticipo bucando Rafael. E' 3-0 a Verona, ma niente di più, al di là di questa partita. L'Inter per ora resta ancorata ad un insignificante 10° posto in classifica.