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GL Rossi: "Inter, ora servono tre vittorie"

GL Rossi: "Inter, ora servono tre vittorie"TUTTO mercato WEB
giovedì 15 dicembre 2016, 07:412016
di Redazione TMW
fonte Gianlucarossi.it

Il contorno di Inter-Genoa è stato ben peggiore della partita, con la Curva Nord che via striscione non le ha certo mandate a dire ai giocatori e che per tutto il primo tempo è rimasta silente. In campo invece, primo tempo tutt’altro che brillante e con tanti rischi, ma il doppio vantaggio finale è stato parzialmente legittimato nella ripresa. Se stavolta un po’ di buona sorte ci ha arriso, tante altre volte la stessa ci aveva voltato le spalle: questo è il calcio, anche per noi, non solo per gli altri. Ora servono almeno tre vittorie di fila per aprire altri discorsi. Questa è solo la prima, ottenuta con la prima doppietta di Brozovic in nerazzurro. Sarà un caso, ma non appena è stato tranquillizzato da un nuovo contratto che chiedeva da tempo, Marcelo stavolta è stato il migliore in campo, perché al di là dei gol, ha preso in mano la squadra ed è stato bravo in entrambi le fasi, difensiva e offensiva, mentre Joao Mario lo ha degnamente assistito, anche nella bella azione del raddoppio, in cui il portoghese è sembrato quello visto all’Europeo. Meglio il secondo tempo del primo, anche perché Felipe Melo, con Kondogbia in evidente difficoltà, ha maggiormente equilibrato i reparti ed ora potrebbe anche ritagliarsi uno spazio fino a poco tempo fa assolutamente imprevisto.

L’augurio è che non vada fuori di testa, com’è accaduto un anno fa con la Lazio, che tra l’altro affronteremo tra meno di dieci giorni a San Siro, ancora una volta nell’ultima gara dell’anno solare.
Non c’è molto altro da dire perché fin troppo si è detto su questa squadra, attesa prima ancora che da chissà quali rimonte, da una prova di maturità complessiva che deve per forza passare da un certo numero di vittorie consecutive. Tante altre volte si è parlato di risveglio: col Torino, con la Fiorentina, ma poi ci siamo accorti che erano solo illusioni. Vediamo se questa è la volta buona. Sarebbe bene smetterla una volta per tutte di vivere con gli specchietti retrovisori appesi alle orecchie guardando a tutti i casini che si sono combinati e, parimenti di guardare ben oltre le prossime curve alla ricerca di nuovi protagonisti in panchina o in campo. Viviamo la realtà le abbiamo davanti, con Stefano Pioli in panchina e con quelli che vanno in campo oggi, più o meno bravi, più o meno sopravvalutati, perché se del doman non v’è certezza, qui spesso non ve n’è neppure dell’oggi.