GL Rossi: "Inter, quanti torti arbitrali"
Se dopo la gara col Chievo del 13 gennaio scorso sulla questione arbitrale si scriveva che l'Inter fosse arrivata al limite della sopportazione, trascorso un altro mese o poco più quel limite è stato decisamente superato. All'Inter mancano troppi rigori, non voglio nemmeno contarli: dopo che il Chievo ha avuto il suo contro il Catania, da ieri l'Inter è l'unico club di Serie A con lo 0 nella casella dei rigori a favore. Dal 3 novembre '12 in poi, quando Milito violò anche dal dischetto lo Juventus Stadium, l'Inter ha avuto a suo favore solamente due rigori, entrambi ininfluenti nel maggio '13 contro Napoli e Lazio. Da allora sono trascorse 27 partite, 25 giornate di questo campionato, senza mai un rigore a favore. Ci potevano stare, si diceva, i mancati rigori contro Atalanta, Bologna e Livorno, ma è da dicembre che l'Inter è ripetutamente colpita e affondata: dal fallo su Alvarez contro il Parma a quelli su Palacio contro Napoli e Milan, da quello su Rolando contro la Lazio a quello su Botta contro il Chievo.
Contro il Cagliari l'ultimo sgarbo è toccato a Icardi. Per non parlare della trattenuta da rigore subìta da Milito in Coppa Italia contro l'Udinese, dove c'era pure un mani volontario di Widmer e di di altri episodi determinanti come il gol non convalidato a Nagatomo contro il Chievo, le mancate espulsioni di Lichsteiner in Inter-Juve e di André Dias in Lazio-Inter, a cui vanno aggiunti il fallo fuori area di Pereira su Gervinho, con penalty accordato alla Roma e la generosa punizione concessa al Torino per un contatto di Wallace che significò il 3-3 finale coi granata. Nessun dossier, ma solo qualche telefonata a chi di dovere da parte del dirigente meno popolare di sempre tra gli stessi interisti, il direttore generale Marco Fassone. Walter Mazzarri invece non ha neppure il diritto di lamentarsi e quel che è peggio è che a rimproverarglielo sono pure i nostri, in prima fila quelli che poi sul tema tengono i comizi nei bar di tutta la penisola.