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GL Rossi: "L'Inter sta crescendo, peccato sia tardi"

GL Rossi: "L'Inter sta crescendo, peccato sia tardi"TUTTO mercato WEB
martedì 19 aprile 2016, 06:582016
di Redazione TMW
fonte Gianlucarossi.it

Da tempo mi chiedevo se quest'anno avremmo mai vinto più o meno senza patemi uno scontro diretto e, al di là del successo sulla Roma lo scorso novembre, abbiamo dovuto attendere addirittura la la 33.a giornata e il Napoli a San Siro per vederlo.
Peccato che sia tardi. Siamo ormai ad un mese dalla fine del campionato e per tornare a nutrire reali ambizioni per il terzo posto occorrerebbe che la Roma girasse spesso a vuoto. Meglio non farsi illusioni io, perlomeno, non voglio farmene io, non per scaramanzia, ma per non incazzarmi per i tanti punti persi stupidamente, gli ultimi quelli in casa col Torino. Purtroppo il processo di maturazione di una squadra nuova, lo ha spiegato molto bene Roberto Mancini, passa anche da due mesi orribili come gennaio e febbraio ed ora anche se l'Inter ha 13 punti in più rispetto all'anno scorso alla stessa giornata, c'è sempre chi mi pare più intento a voler ribaltare tutto ancora una volta che ad attaccare il cervello prima di scrivere. Se pensate che gran parte di questa stagione l'ho trascorsa a rispondere a post distruttivi su Icardi e Handanovic, ossia i migliori in squadra, capirete bene l'acume calcistico dell'interista medio.
Tornando alla gara vinta col Napoli ora ci sarà chi dirà che l'Inter è più forte della squadra di Sarri, senza capire, ci arriverebbe anche un bambino, che una grande squadra la si giudica nel corso dei mesi e non nelle tre partite col Napoli, due vinte, perché ci metto anche quella di Coppa Italia e una persa comunque senza troppo demeritare e in inferiorità numerica. Il problema vero del Napoli è recente e consiste nel fatto che i partenopei, a cominciare da Sarri che è bravissimo ma comunque ancora un neofita a certi livelli, ad un certo punto ha finito per non riuscire a reggere più la pressione e si è sfaldato.
Ragion per cui, il Napoli resta una grande squadra e l'Inter una squadra che sta finalmente migliorando e che, si spera, migliorerà ancora di qui alla fine del campionato.
Molti si rammaricheranno del fatto che con questo successo l'Inter abbia di fatto consegnato lo scudetto alla Juventus. Anche io, pur non avendo nell'animo i germi dell'anti-juventinismo perché sono cresciuto in grande amicizia con l'Avvocato Prisco che della Juve se ne fregava, avrei preferito rinnovare l'Albo d'Oro, ma non è andata così.

La Juve è ancora comunque la più forte e allora mi tengo con soddisfazione questo successo sul Napoli e questo quarto posto, anche se la Fiorentina è comunque ancora vicina.
Icardi intanto è arrivato al 15° gol campionato, Mancini ne ha previsti 20, mentre Jovetic a mio giudizio resta ancora lontano dal giocatore che speravo di avere, ma se non altro ha ripreso a far vedere qualcosa, persino qualche dialogo palla a terra con Icardi. Come per l'Inter, meglio tardi che mai anche per lui. Ma stavolta bisogna dire qualcosa di più su Icardi, perché col Napoli ha giocato la sua partita migliore, non solo per il gol, con un piede in mezzo in fuorigioco ma a velocità normale era dura accorgersene per il guardalinee Padovan, non solo per l'assist del raddoppio a Brozovic, ma soprattutto per i movimenti senza palla lungo tutto il fronte d'attacco e per la partecipazione alla manovra, segno che anche lui è in grande crescita. Le cose che ha fatto Icardi col Napoli, senza la palla tra i piedi, non gliel'avevo viste fare in due stagioni.
E che nel calcio, come nella vita, serve tempo a tutti per crescere lo testimonia anche la prova di Kondogbia, la più completa da quando è arrivato all'Inter e anche qui i margini di miglioramento sono francamente imprevedibili. Poi nella ripresa Jovetic avrebbe potuto anche triplicare, ma ha scelto la soluzione di classe più che di potenza consentendo a Koulibaly di salvare sulla linea. Rischi corsi? Francamente pochi in tutta la partita. Il Napoli ci ha provato da lontano e dopo il 2-0 si è spento o forse si era già spento da qualche settimana consulto dalla pressione che aveva portato Higuain a dar fuori di matto a Udine e Sarri ad interrogarsi per giorni sull'orario di inizio delle partite del Napoli. Così, altro scudetto alla Juve ed è giusto così, ma intanto le altre crescano, Inter compresa, possibilmente senza inutili ribaltoni tecnici.