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GL Rossi: "Ma perchè all'Inter gli allenatori non possono lavorare con contratti annuali?"

GL Rossi: "Ma perchè all'Inter gli allenatori non possono lavorare con contratti annuali?"TUTTO mercato WEB
martedì 20 maggio 2014, 07:052014
di Redazione TMW.
fonte Gianlucarossi.it

Partita di fine stagione, senza nulla in palio e quindi pure da perdere, verrebbe da pensare. Un match segnato dagli ex con il vantaggio nerazzurro di Andreolli e la rimonta dei clivensi con la doppietta dell'ex Obinna. Alla fine è festa per tutti: per i padroni di casa che festeggiano l'ennesima salvezza, e per i nerazzurri, perché con gli addii di Cambiasso, Milito, Samuel, Zanetti e Cambiasso (non aveva salutato a caso a San Siro dopo la vittoria sulla Lazio), si chiude un'era. E in tribuna c'era anche chi l'ha creata e rappresentata, Massimo Moratti.
La scelta di Mazzarri di dar spazio ai meno impiegati Carrizo, Andreolli, Alvarez, Taider, Milito e Campagnaro non ha pagato.
Meglio il Chievo in avvio, con Paloschi che di testa ha scheggiato la traversa, mentre dall'atra parte, dopo un paio di spunti di Botta, Squizzi si è dato da fare prima su un più che accettabile D'Ambrosio e poi su Alvarez. Anziché l'Inter però. è cresciuto il Chievo con Radovanovic che alla mezz'ora ha chiuso sul palo una ripartenza nata da un pallone perso da Kovacic. Il giovane croato però si è subito riscattato pescando D'Ambrosio in sovrapposizione prima del destro a fil di palo di Taider. In chiusura di tempo, piuttosto inatteso, è arrivato il vantaggio nerazzurro sulla punizione dalla trequarti di Taider che, rimpallando su Rubin, ha favorito Andreolli per il suo primo gol interista in campionato, senza esultare per rispetto a quello che per tre anni è stato il suo pubblico. Prima di questo Andreolli in nerazzurro aveva segnato solo in Coppa Italia, contro il Messina, nella stagione 2006-07.
Nella ripresa l'Inter ha avuto la possibilità di chiudere il conto con Ranocchia, in campo al posto di Campagnaro, e conTaider, ma pochi istanti dopo aver sostituito Dainelli, è stato Obinna, un altro-ex, a uccellare Carrizo con un diagonale sul suo palo.

E nel finale il nigeriano ha addirittura raddoppiato con un destro dal limite su cui Carrizo si è confermato nulla più di un portiere di riserva. Esordio per gli ultimi spiccioli di partita del baby bomber Federico Bonazzoli, classe 1997, prima del fischio finale dell'arbitro Manganiello. La sconfitta in campionato, l'ultima, è valsa soprattutto per alzare ulteriormente il livello di intolleranza di gran parte della tifoseria nei confronti di Mazzarri, con gli ultimi fantastici quattro del Triplete lasciati soli dai compagni a festeggiare sotto la curva interista tra gli applausi di tutto il Bentegodi. Mazzarri da canto suo pare fare spallucce, ma in realtà è un uomo ferito e forse anche ormai scollegato dall'ambiente. Alla prossima conferenza-stampa, quella delle sue verità come ha fatto capire, ricorderà il quinto posto finale con 60 punti, frutto 15 vittorie, 15 pareggi e 8 sconfitte, la terza miglior difesa del campionato a pari merito con la Fiorentina (l'anno scorso fu la penultima con 57 reti subite) e, sicuramente, non mancherà di ricordare quel che gli era stato chiesto a inizio stagione, ovvero il ritorno in Europa, visto che c'è chi non ci è neppure riuscito, benché partisse con pronostici decisamente più favorevoli. Mazzarri spiegherà che con una squadra messa insieme senza troppi soldi, con un solo rigore a favore a giochi già fatti e con il cambio di proprierà tra capo e collo, era impossibile far meglio di Juventus, Roma e Napoli. Rimarcherà la metà delle sconfitte rispetto allo scorso campionato, dove dei 16 rovesci 7 furono addirittura a San Siro. Si soffermerà insomma sui numeri a suo favore, trascurando però le legittime critiche sulle sue scelte e sul gioco, come farebbe qualsiasi allenatore nelle sue condizioni. Ma, al di là di qualsiasi spiegazione, Mazzarri resta antipatico a gran parte del pubblico nerazzurro che comunque lovuole lontano dall'Inter. Resta da capire se la nuova società sia pronta ad accollarsi quasi 15 milioni di stipendi lordi per avere tre allenatori sotto contratto: Stramaccioni, Mazzarri e magari Mihajilovic. Tra pochi giorni, tra scontenti e incontentabili, sapremo. Quel che non si capisce mai, visto che sappiamo bene come siamo fatti all'Inter, è perché ogni allenatore qui non possa lavorare con contratti annuali.