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GL Rossi: "Mercato, primo derby all'Inter"

GL Rossi: "Mercato, primo derby all'Inter"TUTTO mercato WEB
lunedì 22 giugno 2015, 06:572015
di Redazione TMW
fonte Gianlucarossi.it

Eric Kondogbia all'Inter! Vinto il derby di mercato col Milan. E' questa la notizia del giorno!
Fino a ieri tutti a dubitare, un po' anche io, lo ammetto, di Erick Thohir e della sua voglia di spendere per l'Inter. A parte gli ignoranti, quelli che non sanno proprio niente di una delle famiglie più facoltose dell'Asia e che trattavano sui social-immondizia il tycoon indonesiano da strapelato, il vero problema era se Thohir avesse voglia di anticipare certi investimenti sull'Inter. Insomma il nodo non era se Thohir avesse i soldi, dove e quanti, ma se avesse voglia di investirli poderosamente nell'Inter. Hernanes prima, Mancini e Shaqiri poi ma, soprattutto Geoffrey Kondogbia oggi, ci hanno dato alcune incoraggianti risposte. Certo che ora si dovrà vendere qualcuno, ma questo lo davamo già per acquisito pur senza aver nulla di rilevante in cambio, ma della cessione di Kovacic parleremo se e quando avverrà: mi pare che a questo punto un po' di prudenza sia d'obbligo . In realtà, mai e poi mai, avremmo pensato di vincere un derby di mercato del genere, a quanto vedo, molto importante anche a livello mediatico. Già perché adesso è di nuovo il tempo dei commercialisti della domenica: gente che senza alcun titolo accademico bofonchia su bilanci, partite doppie e via dicendo. Poi ci sono quelli che fanno la morale sui soldi spesi, manco fossero i loro, confrontandolo con quello che si spese per avere Ronaldo. Grazie al cazzo, scusate il francesimo: da Ronaldo son passati quasi vent'anni e allora anche il Mottarello me lo compravo forse con 500 lire. Se è per questo, p costato anche più di Pepin Meazza. Anche la Juve allora ha speso tantissimo per Dybala che ha fatto solo una buona stagione a Palermo e non ha ancora giocato nemmeno un minuto in Champions League. E vogliamo parlare del costo abnorme di certe clausole alla Jackson Martinez? Insomma, si sa che le vie del rosicar sono infinite. Sono il primo a sapere che i veri derby sono quelli che si vincono in campo e, soprattutto in classifica, ma intanto, visto che di calcio in Italia ci si interessa ad ogni ora del giorno, concentriamoci sulla stretta attualità. Chiudete infatti gli occhi per un istante e immaginate cosa sarebbe successo, soprattutto a livello mediatico, se l'avesse preso il Milan! Voi avreste dato di matto e dall'altra parte avrebbero presentato Kondogbia come il miglior colpo di mercato di ogni tempo, praticamente imminente Pallone d'Oro. Ora che lo ha preso l'Inter, per qualcuno, Kondogbia è diventato un giocatore normale per cui spendere quasi 40 milioni, ma le cifre le ha rese note Galliani dicendosi pronto a versare due tranches di venti, è diventato un buon prospetto e nulla più! Un film già visto, ma bisognerebbe avere un briciolo di onestà intellettuale, solo un briciolo ed ammettere che la giornata odierna è stata una grande giornata di mercato per l'Inter e che il Milan, dopo aver sbandierato allenatori e top-players ai quattro venti, ha fatto una figuraccia. Anche io ci rimasi male per Nesta ai tempi, un pochino anche per Bonaventura, non certo per Cerci che grazie al cielo è andato al Milan.
L'altro giorno Galliani pontificava dicendo che non avrebbe avuto tempo per recarsi al matrimonio di Abate perché doveva chiudere al più presto un grande acquisto. In un giorno ne ha persi due, se è vero che dopo Kondogbia all'Inter, Jackson Martinez, praticamente ufficializzato dai media rossoneri e non, sta per accasarsi all'Atletico.

Ora c'è sempre la favola della volpe e l'uva o della formica e la cicala: si vede che anche Esopo nell'antichità era circondato dai suoi 'operatori di mercato'.
Nel frattempo in questa settimana abbiamo letto e sentito che l'Inter non aveva un euro da spendere, che Mancini imbufalito era pronto alle dimissioni e tante altre amenità.
Volete la vera verità? L'arrivo di Thohir all'Inter e quello presunto di Mr.Bee al Milan sono situazioni del tutto inedite per il nostro mondo e nessuno ci capisce nulla. Ognuno racconta di indiscrezioni assolutamente affidabili, di informatori al di sopra di ogni sospetto, mi ci metto pure io, ma nessuno in realtà dispone di informazioni certe.
Resta il fatto che il signor Thohir, come ha dimostrato ancora una volta con Kondogbia, se decide si spendere, spende.
Cosa sia successo a Montecarlo, dove Galliani era andato più volte arrivando per primo anche al primo incontro, come al solito a tavola, è solo ipotizzabile. Forse il dirigente rossonero, e non è la prima volta, ha peccato di leggerezza, sicuramente ha sbagliato.
E personalmente credo che a a far decidere Thohir di muovere le sue truppe siano stati anche due eventi, trascurati da molti. Il primo è stata quella frase non proprio elegante di Berlusconi su Thohir, dove l'indonesiano ne usciva quasi come un piccolo imprenditorucolo venuto a comprarsi una piccola bottega in Italia. Il secondo quella telefonata di Galliani ai dirigenti dell'Inter quasi a intimare di lasciargli campo libero su Kondogbia. Credo che Thohir si sia incazzato, perché sarà anche piccolo e con gli occhietti a mandorla, ma meglio non farlo incazzare, anche perché la reazione è stata alla Moratti, a sua volta favorevole all'operazione, visto che per gli esborsi superiori ai 20 milioni di euro occorre da statuto anche il consenso dell'azionista di minoranza.
Ovvio che questa sia una ricostruzione secondaria. Il fatto più rilevante è che Mancini voleva assolutamente il giocatore, in alternativa a Touré, come pietra angolare del nuovo progetto Inter. Non a caso si è mosso in prima persona e, tutto si può dire, ma le sue telefonate sembrano essere assai più convincenti di quelle fatte ai calciatori da tanti altri allenatori, a cominciare da Walter Mazzarri.
Ora vedremo sul campo se sia stato meglio prendere Kondogbia o sarebbe stato meglio non prenderlo. Io, per quello che ho visto quest'anno, propendo per la prima ipotesi. E torno a dire: immaginatevi se questo derby l'avesse vinto il Milan, cosa ci staremmo dicendo oggi. Per questo ai tifosi equilibrati di ogni fede ribadisco che ogni calciatore si valuta in campo! Ai talebani del tifo però, a certi talebani, dico: tié! E me la rido...