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Gnocchi: "Strapotere della Juve? Ravvivano un po' solo le vicende di gossip"

Gnocchi: "Strapotere della Juve? Ravvivano un po' solo le vicende di gossip"TUTTO mercato WEB
© foto di Alberto Mariani
lunedì 10 febbraio 2014, 12:152014
di Chiara Biondini

"Strapotere della Juve? L'unica cosa che ravviva un po' sono le vicende di gossip della Juve Buffon per esempio è stato buttato fuori di casa dalla Seredova e adesso in casa c'è Storari perché è un avvicendamento... C'è un tale divario che le attenzioni vanno altrove. Si discute di crisi per un pareggio a Verona quando ha pareggiato anche la Roma. Ci si attacca a tutto pur di dire che il campionato ha ancora interesse". Queste le dichiarazioni del comico e tifoso del Parma,Gene Gnocchi ospite questa mattina ai microfoni di Radio Onda Libera.

Nel calcio ci prendiamo troppo sul serio?
"In generale sì. Il calcio è poco incline a farsi prendere in giro. Sembra una casta, un circolo un po' chiuso. Ci sono anche persone che sanno stare allo scherzo anche se per la verità non sono tante. Alla Domenica Sportiva ho fatto una domanda tecnica a Mazzarri: gli ho chiesto se Wanda Nara in un festino piccante la vede più fluidificante. Lui ha sorriso. C'è anche la voglia dopo 4 ore a parlare di calcio di dire due cretinate e di ridere".

Hanno fatto più notizia le lacrime di Balotelli che la prima sconfitta di seedorf in campionato...
"Sì, Balotelli diventa il centro di tutto. Sono personaggi. Basta vedere l'importanza che è stata data alla sua nuova capigliatura: sembra un cerchio di grano fatto dagli Ufo. Al Milan è sfuggita la fascia che hanno dato a Mexes. Nonostante tutte le espulsioni e i comportamenti ha giocato a Napoli da capitano. In realtà c'è un risvolto: la fascia è stata messa per coprire un tatuaggio che s'è fatto proprio fare sabato mattina. C'era scritto una frase del suo presidente Berlusconi: 'La patonza deve girare'. La Pascale l'ha voluta coprire a tutti i costi perché non può ricordare i vecchi tempi del presidente".

E' più sorpreso dal rendimento altalenante della Roma o dal fatto che il Napoli vive di alti e bassi?
"Il rendimento giallorosso mi ha sorpreso. Sono un estimatore di Totti ma per la Roma è un problema: è un totem che crea comunque degli impacci, per me, nel fare la formazione. Condiziona Garcia. Il Napoli a me diverte ma giocando così devi avere quattro difensori tipo Franco Baresi dei vecchi tempi, bravi sia sull'uomo che nel recupero veloce".

Tra i giovani italiani chi vede bene?
"Verratti del Paris Saint Germain è un talento, vedo molto bene anche Gabbiadini della Sampdoria, Berardi del Sassuolo e Bonaventura dell'Atalanta".

Si aspettava lo scivolone dell'Atletico Madrid e l'aggancio in testa del Real di Ancelotti e Barcellona?
"Non avevo dubbi sul fatto che Carletto facesse bene anche lì. E' stato il mio successore al Reggiolo quando giocavo a calcio. E' una stirpe che butta bene. Dopo di me è arrivato lui...".