Grassani: "Zero o due giornate: impossibile ridurre squalifica a Strootman"
Nel corso di una intervista rilasciata ai microfoni di Sportmediaset, l'avvocato Grassani s'è espresso sulle due giornate inflitte a Kevin Strootman dal Giudice Sportivo: "La squalifica di Strootman è una decisione che lascia perplessi, perché pur dando atto dell'espulsione di Cataldi, il giudice non crede al rapporto causa-effetto tra lo strattone del giocatore della Lazio e la caduta di quello della Roma. Questo è l'unico motivo per giustificare le due giornate: il giudice si è spinto a definire "evidente simulazione" la caduta di Strootman. In sostanza il giudice dice che quella strattonata non è causa di quella caduta. È qui che sta il vulnus: il giudice valuta l'entità.
Ma questo rischia di essere pericoloso perché a questo punto una qualsiasi causa, una mano appoggiata o una maglia tirata o qualsiasi altro contatto, come fa a essere interpretata come responsabile di un conseguente effetto? Credo che si snaturi l'istituto della prova televisiva, perché ogni episodio a questo punto può essere vivisezionato e sanzionato. È qui che i legali della Roma potrebbero fare appello, anche perché in questo caso il contatto comunque c'è stato, non è una simulazione. Margini per cancellare o ridurre la sanzione? La sanzione base per la simulazione a seguito di prova televisiva è due giornate: la procedura di ricorso d'urgenza della Roma può portare a una cancellazione o a una conferma, non può esserci una riduzione".