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Gravina sul caso Lotito: "Il presidente della Lazio non è una scoperta"

Gravina sul caso Lotito: "Il presidente della Lazio non è una scoperta"TUTTO mercato WEB
lunedì 16 febbraio 2015, 10:002015
di Marco Frattino

Attraverso le frequenze di Radio Rai, durante la trasmissione Radio Anch'io Sport, il consigliere della Figc Gabriele Gravina è tornato sull'assemblea di Lega Pro in programma oggi e sulle recenti parole di Claudio Lotito: "Siamo a poche ore da questa importante assemblea - ha spiegato Gravina - enfatizzata oltremisura da alcuni addetti ai lavori. L'abbiamo chiesta dal 15 dicembre, ci sono due punti all'ordine del gioco: manca la verifica sulla governance che molti club hanno chiesto, oltre l'approvazione del bilancio. Spero che ci sia un incontro vivace ma non rissoso, nel rispetto delle regole. Bisogna evitare false ipocrisie".

La posizione di Macalli? "Ci sono osservazioni di natura tecnica e politiche. Non ci sono state le dimissioni nonostante la sfiducia, il 5 gennaio sono diventate 35 società d'accordo su questo scenario. Chi doveva garantire gli accordi ha voltato la faccia dall'altra parte, l'assemblea va a toccare alcuni equilibri".

Cosa pensa del 'caso' Lotito? "Non è una scoperta, ma solo una formalizzazione. I comportamenti e i metodi del presidente della Lazio li conosciamo tutti, non bisogna lasciarsi andare a falsa ipocrisia. Quella telefonata non aiuta a crescere il nostro mondo. Bisogna capire cosa è in atto, nessuno ha chiesto nuove elezioni. I club di Lega Pro chiedono una verifica in assemblea per capire se i rappresentanti sono ancora in grado di fare il proprio dovere. I club chiedono il rispetto di un diritto che viene calpestato".

Cosa può cambiare a breve? "Non so chi sarà a guidare la Lega Pro nei prossimi mesi e se ci sarà la possibilità di procedere a una verifica. Ci sarà un confronto più aperto con le componenti del mondo federale, a partire dalle Leghe. L'accordo tra le Leghe ha escluso le componenti tecniche, il dialogo è fondamentale per crescere anche sotto il profilo qualitativo. L'idea è quella di iniziare un nuovo modo di relazionarsi. La speranza è che le società ci seguano in questo nuovo percorso, per tracciare orizzonti diversi rispetto a quelli di oggi".