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Hellas Verona, Mandorlini: "Bradley e Kozak mi piacciono"

Hellas Verona, Mandorlini: "Bradley e Kozak mi piacciono"TUTTO mercato WEB
© foto di Image Sport
venerdì 21 giugno 2013, 11:552013
di Chiara Biondini

Andrea Mandorlini parla ai microfoni di Radio Manà Manà Sport, nel corso di "Buongiorno Roma". L'allenatore che ha riportato l'Hellas Verona in serie A dopo 11 anni racconta le emozioni della promozione. Dopo aver fatto i complimenti ai suoi ragazzi per l'impresa, si guarda intorno e dà il suo giudizio su un paio di giocatori che sono spesso accostati alla squadra veneta.

Dal 2010 è alla guida del Verona ed è partito dalla Lega Pro. In tre anni ha conquistato la serie B e la serie A. Quale dei due successi l'ha emozionata di più?
"L'emozione più bella è sempre l'ultima, è stata una soddisfazione regalare la promozione a una piazza come Verona. Non è facile vincere quando si comincia con i favori del pronostico, noi lo abbiamo fatto. Siamo partiti dalla Lega Pro, abbiamo raccolto tutto quello che abbiamo seminato".

L'hanno infastidita le voci che la davano in partenza da Verona e già si parlava di un sostituto pronto a prendere il suo posto?
"Quando sono arrivato a Verona c'era una società, poi lo scorso anno ne è arrivata un'altra. Dovevamo, quindi, conoscerci e vedere se potevamo andare per la stessa strada. Anche io ho commesso qualche piccolo errore dal punto di vista caratteriale, non è mai stata messa in discussione la conduzione tecnica. Ripeto, ci dovevamo solo confrontare. Continuiamo insieme e speriamo di fare bene".

Daniele Cacia è stato un grande protagonista della scorsa stagione, 24 reti realizzate in 39 partite, è stato il capocannoniere della serie B. Potrà esprimersi al meglio anche in serie A?
"Daniele ha disputato un campionato incredibile, non l'ha mai fatto nella sua carriera. Ha tutte le carte in regola per fare bene, poi, certamente, parlerà il campo. È nella maturazione giusta, ha qualità, l'allenatore sa come deve servire un giocatore così, è in un ambiente in cui tutti gli vogliono bene tutti".

Oltre a Cacia, a contribuire alla promozione in serie A è stato anche Jorginho. Un suo giudizio sul centrocampista.
"E' come se fosse mio figlio, classe 1991. E' cresciuto tanto tecnicamente. La maturazione migliore ora deve farla dal punto di vista fisico, deve mettere su qualche chilo, un po' di massa, un po' di forza. A livello tecnico e tattico è bravo ed è ancora in forte crescita".

Le piacerebbe allenare di nuovo Tachtsidis, dopo la stagione con la Roma?
"Sono convinto che quest'anno abbia avuto delle difficoltà personali, di squadra, ma come prima esperienza in una grande squadra come la Roma ha fatto la sua parte. Certo non è mai facile imporsi il primo anno. Mi dispiace che la Roma lo abbia lasciato al Genoa che lo ha riscattato, Panagiotis avrebbe bisogno di più tempo. Credo che, alla lunga, potrà affermarsi in un campionato importante".

Tra i possibili acquisti dell'Hellas Verona è stato fatto il nome del laziale Kozak. La sua opinione sull'attaccante.
"E' un giocatore importante, è giovane, ha fatto bene nella Lazio, forse non continuità".

Potrebbe fare al caso del Verona?
"Non so se il nostro direttore abbia chiesto il calciatore alla Lazio, noi abbiamo Cacia che è capocannoniere, però per la fare la serie A, giocando con tre punte davanti, hai bisogno di almeno due-tre attaccanti con certe caratteristiche".

Un altro nome accostato alla sua squadra è quello del romanista Bradley, le piace?
"Sì, è un giocatore solido, di sostanza. Non ho visto molte partite di serie A per i numerosi impegni che abbiamo avuto la scorsa stagione, ma ho notato che è maturato. Non è stato facile il passaggio dal Chievo alla Roma, però ha disputato buonissime gare, è affidabile".

Si parla spesso di Rafael, il portiere brasiliano del Santos voluto dalla Roma e dal Napoli. Il Verona tra i pali ha un altro Rafael.
"E' un bravo ragazzo. E' cresciuto molto, ha fatto una bella gavetta, l'impatto in serie A sarà fondamentale dal punto di vista delle motivazioni. Dobbiamo lavorare molto su questo aspetto".