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Il Bologna ricorda Pasolini a quarant'anni dalla scomparsa

Il Bologna ricorda Pasolini a quarant'anni dalla scomparsaTUTTO mercato WEB
lunedì 2 novembre 2015, 11:032015
di Marco Conterio
fonte BolognaFc.it

"Incontrò Bulgarelli, e sembrava che avesse visto Gesù Cristo" raccontò una volta Sergio Citti, storico regista e collaboratore per una vita di Pier Paolo Pasolini, il quale provò invano a convincere Giacomino a recitare nel suo I racconti di Canterbury.

Sono quarant'anni oggi senza PPP, senza il suo tuffarsi estremo ed unico nelle cose che raccontava, che viveva, che sviluppava in film, libri, teatro, poesie: tra esse il pallone, il Bologna, il tifo, erano un divertimento preso assolutamente sul serio. Di più: scriveva all'amico Vittorio Sereni, grande poeta e fervido sostenitore nerazzurro, "Ti avverto che domenica il mio cuore è a Milano, insieme a quello grassoccio di Volponi: tutti e due a palpitare fino sull'orlo della trombosi. E mi dispiace che la gioia nostra sarà la tua disfatta...", tutto questo a due giorni da un Inter-Bologna poi finito 2-2, nel '54.

Lo affascinava quel pallone che proteggeva le passioni di vita vera dall'omologazione tecnologica che procedeva - e procede - sempre più spedita:
"I pomeriggi che ho passato a giocare a pallone sui Prati di Caprara (giocavo anche sei-sette ore di seguito, ininterrottamente: ala destra, allora, e i miei amici, qualche anno dopo, mi avrebbero chiamato lo "Stukas": ricordo dolce bieco) sono stati indubbiamente i più belli della mia vita. Mi viene quasi un nodo alla gola, se ci penso. Allora, il Bologna era il Bologna più potente della sua storia: quello di Biavati e Sansone, di Reguzzoni e Andreolo (il re del campo), di Marchesi, di Fedullo e Pagotto. Non ho mai visto niente di più bello degli scambi tra Biavati e Sansone (Reguzzoni è stato un po' ripreso da Pascutti). Che domeniche allo stadio Comunale!"

Il Bologna ricorda oggi con affetto e commozione Pier Paolo Pasolini, regista, scrittore, artista ed intellettuale fra i maggiori del Novecento italiano, e appassionatissimo tifoso rossoblù, a quarant'anni dalla scomparsa.

"...E so come sia terso in questo ottobre
il colle di San Luca sopra il mare
di teste che copre il cerchio dello stadio..."