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Il punto sulla Premier - Conte frena a Turf Moor. Klopp stende gli Spurs

Il punto sulla Premier - Conte frena a Turf Moor. Klopp stende gli Spurs
lunedì 13 febbraio 2017, 07:002017
di Mattia Zangari

"It ain't over 'til it's over" ("Non è finita fino a che non è finita"). Dopo il pari tra Burnley e Chelsea maturato nel fortino di Turf Moor, Antonio Conte avrebbe potuto tranquillamente citare il famoso aforisma coniato dal giocatore di baseball Yogi Berra per far capire ai naviganti che prima di definire la Premier League già bella che conclusa alla 25esima giornata è bene aspettare la sentenza inappellabile dell'aritmetica certezza. La cautela, in realtà, il manager salentino l'ha usata davvero e fa specie nel week-end in cui, aspettando il risultato del Manchester City a Dean Court nel Monday Night contro il Bournemouth, il Tottenham, seconda forza del torneo, è riuscito persino a perdere terreno rispetto al battistrada, finendo travolto dalla ferocia agonistica abbacinante di un Liverpool che ha fatto letteralmente ribollire Anfield in un 2017 che fino a sabato scorso era stato costellato unicamente da delusioni cocenti.
Ricuce la distanza a dieci punti dalla cima l'Arsenal, al quale è servita letteralmente la mano di Alexis Sanchez (topica dell'arbitro Mark Clattenburg, che poi si è scusato, che non ha visto l'1-0 irregolare del Niño Maravilla) per scalfire la resistenza di un Hull City che si portava appresso l'appellativo di ammazza-grandi.
Allunga la striscia consecutiva di vittorie a due il Manchester United, per il quale la situazione stazionaria al sesto posto sta assumendo contorni deprimenti: la vendetta consumata da José Mourinho sul mai amato Walter Mazzarri vale il sorpasso sui Reds giusto per due ore e mezza, prima appunto dello scatenamento dell'uragano Mané che ha fatto macerie degli Spurs.
Non molla il settimo posto l'Everton di Ronald Koeman, che si aggiunge alla schiera di squadre a cui il Middlesborugh ha imposto una X: è finita 0-0 a Riverside. Rimane saldamente arrampicato all'ottava piazza il WBA del 'never relegated manager' Tony Pulis, mai domo nel match con il West Ham: il gol del 2-2 definitivo dell'insospettabile McAuley è arrivato addirittura in pieno extra time dopo che gli Hammers avevano ribaltato il momentaneo vantaggio di Chadli con Feghouli e Lanzini.
Per la squadra di Slaven Bilic, inoltre, è arrivato il danno oltre la beffa, ovvero il sorpasso in graduatoria dello Stoke City che ha avuto ragione, non senza fatica, del Crystal Palace grazie al gol di Allen.
Due punti più in giù, ecco il Southampton di Manolo Gabbiadini ( e non è un'esagerazione): l'attaccante di Calcinate, dopo il gol all'esordio, ha impresso il suo marchio inconfondibile con altre due reti sul 4-0 rifilato al fanalino di coda Sunderland. Che nella sua condizione poco invidiabile di maglia nera del torneo vede comunque la luce in fondo al tunnel della 'relegation zone' lontana solo una vittoria, esattamente come un turno fa. Solo che al quartultimo posto ora c'è quel Leicester City che ha scambiato i ruoli con lo Swansea dopo aver perso lo scontro diretto 2-0.

CLASSIFICA - Chelsea 60; Tottenham 50; Arsenal 50; Liverpool 49; Manchester City 49; Manchester United 48; Everton 41; WBA 37; Stoke City 32; West Ham 32; Southampton 30; Burnley 30; Watford 30; Bournemouth 26; Swansea 24; Middlesbrough 22; Leicester City 21; Hull City 20; Crystal Palace 19; Sunderland 19