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Torino, con un tris di acquisti a gennaio può esserci la svolta

Torino, con un tris di acquisti a gennaio può esserci la svoltaTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 27 novembre 2013, 12:442013
di Elena Rossin
fonte TorinoGranata.it
Valdes o Lodi hanno le caratteristiche per completare il centrocampo granata. Aggiungendo un difensore d'esperienza da utilizzarsi in caso di bisogno e un attaccante che possa essere un'alternativa a Cerci e Immobile l'organico sarebbe competitivo.

Lo dice la classifica che questo campionato è equilibrato, nel senso che basta una vittoria perché una squadra che si trova a ridosso della zona retrocessione sia proiettata verso la metà della classifica e allo stesso tempo basta una sconfitta, alle volte anche solo un pareggio, per scivolare e ritrovarsi con l'acqua alla gola o quasi. Il Torino con i suoi quindici punti non si sottrae a questa realtà, infatti è bastato che battesse il Catania per occupare in solitario il dodicesimo posto e trovarsi a un punto dalle tre, Parma, Atalanta e Udinese, che si trovano a cavallo fra la colonna sinistra e quella destra della graduatoria. I pessimisti diranno che è rimasto invariato il divario di sei lunghezze da Chievo e Catania che sono ultimi, gli ottimisti replicheranno che al termine della dodicesima giornata i granata erano quattordicesimi alla pari con il Livorno e oggi sono risaliti in classifica di due posizioni. Tutto vero i numeri non possono essere smentiti, quindi ottimisti e pessimisti hanno entrambi ragione.

In una situazione di così grande equilibrio o di livellamento generalizzato verso il basso, che dir si voglia, basta poco per dare una svolta alla stagione. Gli stessi giocatori e l'allenatore che dopo un pareggio o un sconfitta vengono criticati, dopo una vittoria sono considerati dei campioni, giudizi esagerati in entrambi i casi. Qualcuno infatti, per esempio, inizia a dire che Cerci e Immobile sono i nuovi gemelli del gol arrivando a paragonarli a Pulici e Graziani. Alessio e Ciro hanno segnato tredici reti in altrettante giornate, un bottino decisamente interessante, ma Pupi e Ciccio sono diventati appunto i gemelli del gol segnando giusto qualche rete di più e facendolo per un lasso di tempo maggiore e per giunta portando il Torino a vincere lo scudetto (1975-1976) con trentasei gol e l'anno prima al sesto posto (1974-1975) con trenta gol, il precedente ancora al quinto (1973-1974) con venti gol e dopo la vittoria del campionato i due con le loro reti hanno continuato a tenere il Torino in posizioni di classifica di tutto rispetto: secondo (1976-1977) con trentasette gol, terzo (1977-1978) con ventitre gol, quinto (1978-1979) con diciannove gol, quarto (1979-1980) con quindici gol e nono (1980-1981) con venti gol. Senza fare paragoni, almeno prematuri, si può dire che il Torino ha la possibilità di proseguire il campionato senza correre grandi rischi e dando anche qualche bella soddisfazione ai suoi tifosi a patto che dia continuità al tipo si gioco che ha espresso con il Catania e se è in grado di farlo lo si vedrà già sabato sera con il Genoa.

Vista la situazione del Torino e l'andamento del campionato non è difficile immaginare che alla riapertura del calciomercato a gennaio la società non dovrà prendere molti giocatori, se nel frattempo la squadra avrà continuato ad accumulare punti, i famosi ventidue prima della sosta natalizia ipotizzati da capitan Glik sono un giusto obiettivo, e se i giocatori proseguiranno nella crescita individuale e collettiva. Uno per reparto sarà sufficiente, magari puntando soprattutto su un centrocampista capace di dettare il ritmo della partita, Valdes del Parma o Lodi del Genoa potrebbero essere gli obiettivi più consoni e poi un difensore d'esperienza che in caso di bisogno si faccia trovare pronto e un attaccante che costituisca un'alternativa nel caso Cerci o Immobile dovessero rifiatare e che abbia caratteristiche differenti da Barreto, Meggiorini e Larrondo.