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Inácio Pià: "Napoli favorito, ma il Torino può giocarsela alla grande"

Inácio Pià: "Napoli favorito, ma il Torino può giocarsela alla grande" TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
mercoledì 6 gennaio 2016, 07:222016
di Elena Rossin
fonte Torinogranata.it

João Batista Inácio Pià è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Pià è il neo attaccante della Pro Patria, in passato ha militato nel Napoli dal 2005 al 2007 e poi dal 2008 al 2010 e nel Torino da gennaio a giugno 2010. Con lui abbiamo parlato della partita di questa sera fra le sue ex squadre.

Da ex di Napoli e Torino e da attaccante come vede la partita e la sfida in attacco fra Higuain, Insigne, Callejon, Mertens e Gabbiadini e dall'altra Quagliarella, Maxi Lopez, Belotti e Martinez?
"Sarà sicuramente una partita spettacolare, anche perché il Napoli sta vivendo un periodo fantastico e le squadre di Ventura giocano sempre un bel calcio. Oggi il Napoli è favorito per il momento che sta attraversando, ma il Torino ha le carte in regola per andare al San Paolo e fare una grande prestazione. Penso che l'attacco del Napoli sia il più forte della serie A e Higuain è fra i cinque attaccanti più forti del mondo, ma chi gioca in questo ruolo vive di momenti e fiducia che sono le cose che stanno un po' mancando al Torino e alle sue punte. Ho giocato con Quagliarella nel Napoli e so che lui è un attaccante devastante e ha sempre segnato, quindi può superare questo periodo senza gol e magari si sbloccherà proprio questa sera e tornerà a segnare con continuità come ha sempre fatto. Il Torino, Ventura e i tifosi possono stare sereni perché appena Fabio e gli altri attaccanti si sbloccano la squadra tornerà a fare grandi cose, come ha fatto nel recente passato".

Quali ricordi ha dei suoi trascorsi nel Napoli e nel Torino?
"Del periodo nel Napoli ho tantissimi ricordi perché ci sono stato cinque anni, ho vissuto più tempo e ho vinto e ho un affetto speciale per la gente e la società. A Napoli ho passato veramente degli anni bellissimi. A Torino sono stato solo sei mesi e anche lì mi sono trovato molto bene, avevo un rapporto bellissimo con i tifosi e con la società. Purtroppo non siamo riusciti a raggiungere l'obiettivo di tornare in serie A perché abbiamo perso i play-off con il Brescia e mi è stato annullato un gol per un presunto fuorigioco, ma nonostante questo ho un ottimo ricordo, anche se al Torino sono stato poco tempo, ma veramente auguro al Toro di fare grandi cose".

Come potrà finire tra Napoli e Torino pensando alla classifica e alle motivazioni che hanno le due squadre?
"Come dicevo all'inizio, sarà sicuramente una bella partita e in questo momento vedo favorito il Napoli per tanti motivi e al di là del fatto che gioca in casa perché sta facendo bene e lotta per lo scudetto, anche se finora non è stato ufficialmente dichiarato come obiettivo. Il Torino, invece, sta passando un periodo di calo fisico e mentalmente i giocatori stanno un po' soffrendo. Un risultato preciso non saprei dirlo, ma, ripeto, il Napoli è favorito, attenzione però perché il Torino è una signora squadra e può giocarsi le sue carte, basta vedere che cosa ha fatto negli ultimi anni e che sia stato tenuto un allenatore come Ventura, questo vuol dire che la società è in gamba e crede nel progetto, quindi ci sono tutte le premesse per fare bene. La squadra è formata da tanti giocatori bravi singolarmente per cui penso che il Torino possa risollevarsi e lottare tranquillamente per un posto in Europa League".

Cambiamo argomento e parliamo di lei, ha iniziato la stagione e poi è stato sfortunato perché ha avuto un infortunio che le ha impedito di giocare, ma adesso è guarito e da due giorni è un giocatore della Pro Patria. Che cosa pensa di questa nuova avventura?
"Sì, nella prima parte della stagione sono stato un po' sfortunato perché mi sono fatto male al collaterale del ginocchio e questo mi ha tenuto fermo tre mesi e non sono riuscito a giocare. Adesso sono guarito e mi è capitata quest'opportunità alla Pro Patria, sono vicino a casa, conosco molto bene l'allenatore Alessio Pala e qualche compagno di squadra. Da sue settimane mi allenavo con la squadra e poi, grazie ai buoni rapporti fra il mio procuratore Edoardo Ermacora e i dirigenti del club, è stato trovato un accordo che soddisfa tutte le parti, così io sarò un giocatore della Pro Patria fino a fine stagione. Ho tanta voglia d giocare e tanta passione per questo sport ed è questo che mi ha fatto e continua a farmi andare avanti perché mi diverto".

La Pro Patria sta attraversando qualche difficoltà in questo campionato, lei che cosa può dare alla squadra?
"Tanta esperienza e tanta voglia di fare ancora bene. E' un gruppo giovane, bello, con tanto entusiasmo e ci sono alcuni giocatori più esperti, la squadra è forte, anche se è ultima in classifica in questo momento. Penso che il girone di ritorno sarà tutto un altro campionato e spero di dare il mio contributo alla causa e salvare la squadra. Cercherò di aiutare soprattutto i più giovani che stanno iniziando adesso e avendo militato tanti anni nei professionisti sicuramente posso dare loro una mano facendo capire loro quali sono le cose giuste da fare nel calcio. Spero in campo di essere un esempio per tutti".