Bonolis sull'Inter: "Dopo la ristrutturazione c'è da comprare giocatori forti"

"Come finisce Roma-Inter? Tutto può succedere nel calcio, ma sulla carta non c'è partita a favore della Roma", lo ha detto Paolo Bonolis intervenuto questa mattina a Rete Sport. Il popolare conduttore romano, ma di fede interista, ha parlato del percorso di cambiamento in atto nella società nerazzurra.
"Un cambiamento simile a quello che è accaduto nella Roma, con Moratti se n'è andata una personalità storica del nostro calcio e con Thohir è entrata una nuova idea di globalizzazione del mondo del calcio, un'aziendalizzazione della società sportiva. Ora, dopo la ristrutturazione, dopo aver preparato il teatro c'è bisogno di metterci lo spettacolo dentro, cioè fare quello che ha fatto Pallotta: comprare i giocatori forti". Sì, perché secondo Bonolis la rosa dell'Inter è "sopravvalutata, Mancini è un grande tecnico ma poi bisogna guardare anche il materiale che ha a disposizione, avrà delle difficoltà a portare a casa uno dei traguardi che si è posto, Europa League o Coppa Italia. L'Inter è un cantiere aperto. Spero che a gennaio sia previsto qualche movimento importante in entrata per competere ad alti livelli".

"La Juve è ancora leggermente più forte della Roma, ma la squadra di Garcia gioca il miglior calcio d'Italia, in Champions sembrava dovesse essere ospite nel girone di ferro e invece può ancora qualificarsi ed eliminare il City. La Roma non balbetta affatto, balbetta per voi tifosi perché, come la squadra del resto, avete grandissima ambizione.

La partita di domenica sera, Roma-Inter, è l'occasione per ricordare due ex romanisti ora in forza all'Inter: "Osvaldo è straordinario, col Dnipro ha fatto una bella gara, poi ha una grande tecnica, specie in confronto ad altri giocatori scarsi che abbiamo, che non so cosa gli prende quando non riescono a fare due passaggi di seguito. Dodò mi piace, mi sembra sia in miglioramento anche nella fase difensiva, non capisco solo perché continua a fare quei cross dalla trequarti, invece di scendere quei "cazzarola" di dieci metri e crossare dal fondo...".