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Inter, GL Rossi: "Vittoria importante ma serve professionalità non capricci"

Inter, GL Rossi: "Vittoria importante ma serve professionalità non capricci"TUTTO mercato WEB
lunedì 22 febbraio 2016, 08:192016
di Redazione TMW
fonte Gianlucarossi.it

Che Mourinho in tribuna sia servito lo ricava dal tabellino dei marcatori: nel 3-1 alla Sampdoria dopo D'Ambrosio, al suo primo gol in nerazzurro, sono andati a segno Miranda e Icardi, i due stando ai rumours di mercato lo Special One porterebbe volentieri al Manchester United. Insomma, un autentico 'aMOUleto' per una squadra, quella di Mancini, che non ha certo risolto i problemi per un successo contro un avversario a sua volta in crisi nera. E che l'Inter fosse tesa come una corda di violino lo si è capito subito. Non a caso la partita l'ha iniziata meglio la Sampdoria, attiva con una conclusione di Quagliarella deviata di piede in corner da Handanovic. E sugli sviluppi successivi l'ex Ranocchia ha provato subito il gol in elevazione. Come per lui, così per tutti gli ex interisti in campo con la Sampdoria, Silvestre, Dodò e Alvarez nessun rimpianto, mi pare di poter dire. Alla fine quello che più applaudito è stato Cassano, nei minuti in cui si è scaldato senza entrare. Di applausi non ne ha presi Ronaldo, che dopo aver fatto godere gli interisti più estremisti sul classico tema bcalciopolistico, è stato beccato, e avrebbe dovuto metterlo in conto, perché il suo comportamento a fine carriera non è stato certo carino in relazione a quello che ha ricevuto dall'Inter rispetto a quello che ha dato. E non ha dimenticato la Curva Nord, in particolare con lo striscione 'Le vecchie glorie non cambiano maglia, quelli si chiamano uomini di merda'. Ronaldo resta uno dei più grandi fuoriclasse che abbiano mai calciato il prato di San Siro nerazzurro, ma proprio per questo ha deluso il suo ritorno da quasi pensionato proprio dall'altra parte del Naviglio.
Del tutto opposta e addirittura più commovente del previsto l'accoglienza per José Mourinho, l'eroe più rilucente di sempre dell'orgoglio interista e non solo per il mitologico Triplete. A lui la Curva Nord ha dedicato l'intero intervallo con uno striscione indimenticabile: 'Per ogni giorno, ogni istante, ogni attimo...per sempre grazie Josè'. E sarà un caso, ma Mourinho è rimasto allo stadio fino al 3-0 di Icardi prima di correre a prendere l'ultimo aereo per Londra. Al 3-1 di Quagliarella era già andato via.

L'anziano Ambrogio, pensionato interista che ha ormai archiviato da troppo tempo gli anni giovanili di catechismo, mi ha addirittura pregato di twittare appena ha visto in Tv Mourinho e Ronaldo vicini la sua sentenza: 'era qualche anno che non vedevo Gesù e Giuda così vicini'. Ovviamente l'ho fatto, così alla fine ci andrò io in Purgatorio, anche se spero che lassù non abbiano twitter.
Dopo il vantaggio su angolo di D'Ambrosio, assistito da Murillo, la Sampdoria ha legittimamente protestato per un tocco di mano in aerea interista dello stesso D'Ambrosio, mentre gli interisti dal canto loro hanno messo finalmente in pratica il comandamento che avevo percepito ad Appiano alla vigilia e cioè 'siccome non siete capaci di protestare in campo con intelligenza,da ora in avanti evitate!'. E infatti su un fuorigioco inesistente di Perisic che avrebbe presumibilmente portato al raddoppio anticipato non è volata una mosca.
La Curva Nord in ogni caso sta dimostrando in questo periodo molta più lucidità di tanti altri e lo striscione 'Invece che silenzio stampa, giorni di riposo e polemiche sugli arbitri...società, mister e giocatori...prendetevi le vostre responsabilità e tirate fuori le palle!!!' fotografa esattamente il momento.
Ancora una volta ho visto nell'Inter poca facilità di corsa e di manovra, malgrado il ritiro, ma almeno sembra tornata la concentrazione.
In avvio di ripresa, Dodò ha sfiorato il gol dell'ex su una punizione di Fernando, sulla quale anche Ranocchia è arrivato in leggero ritardo.
Di lì a poco l'Inter ha raddoppiato scacciando i brutti pensieri: dal corner di Perisic stavolta è stato Melo a far da torre per Miranda con la palla di quasi un metro oltre la linea prima dell'intervento di Viviano.
Da lì il match è proseguito su una gestione più serena con qualche tentativo di Quagliarella fino al tipico errore di Ranocchia, che ha permesso a Icardi di involarsi solitario per il 3-0 e il suo 11° gol in campionato. Mourinho, dopo aver preso nota, ha lasciato lo stadio per l'aeroporto.
Da antologia nel recupero il meritato gol blucerchiato da parte del grande Quagliarella, uno che ci sarebbe stato bene nel parco attaccanti nerazzurro.
Sorvolo sulla voglia con cui sono entrati Jovetic e soprattutto Ljajic nel finale: quest'ultimo si è addirittura spostato col corpo su un cross di Cassani. Per scacciare definitivamente una crisi come quella che ha coinvolto l'Inter ci sarebbe bisogno prima di tutto di professionalità, non di capricci.