Inter: Icardi-Mancini, prima crepa

Il tormentone Icardi, che già nella prima parte della passata stagione aveva riempito giornali e dibattiti, sta per riesplodere. Non più legato alle tanto discusse vicende sentimentali di un anno fa, quanto a questioni più attinenti al campo. L'esclusione dai titolari contro la Roma pare non sia stata digerita facilmente e addirittura c'è chi ha riportato un gesto di insofferenza quando Maurito ha dovuto rispondere alla chiamata dell'allenatore per entrare in campo per gli ultimi 8 minuti. Osvaldo sta attraversando un buon momento di forma ed è quindi comprensibile la scelta effettuata per l'11 titolare. Ma Roberto Mancini sembra voler mandare un messaggio chiaro al 21enne ex Sampdoria: innanzitutto in campo gli chiede maggior fatica e aiuto alla squadra.

Non a caso contro il Dnipro lo ha schierato largo a sinistra, costringendolo a macinare chilometri e a rientrare pure in fase di ripiego. Caratteristiche non proprio nelle corde di Icardi che invece è abituato a sostare in area e a giustificare la sua presenza firmando il tabellino marcatori in media una volta ogni due gare. Inoltre il mister non vuole che il ragazzo si monti troppo la testa considerandosi un intoccabile. Bisognerà vedere come evolverà la faccenda: è solo un pungolo momentaneo che darà i suoi frutti oppure si rivelerà l'inizio di una tensione destinata ad aumentare e quindi a scoppiare? Il giocatore deve ancora trattare il rinnovo di contratto e le sirene di Atletico Madrid e Premier League sono già cominciate a risuonare nelle sue orecchie. All'Inter non esistono incedibili e valutano Icardi almeno 30 milioni di euro, anche se pensare una cessione in attacco a gennaio con 3 sole punte a disposizione è qualcosa che ad oggi appare alquanto improbabile.