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Inter, Mazzarri revolution

Inter, Mazzarri revolutionTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
domenica 9 giugno 2013, 06:592013
di Chiara Biondini
fonte di Gianluigi Longari per TMWmagazine

Un campionato finito ormai da diverse settimane, si è trascinato alla conclusione anche per l'Inter. Stagione nefasta, quella appena esauritasi per i colori nerazzurri, ma che per la seconda volta dopo quanto accaduto un anno fa ha consentito ai vertici dirigenziali del club milanese di tracciare con discreto ed importante anticipo le linee guida che andranno poi a contraddistinguere l'anno che verrà. La classifica, del resto, parla chiaro: nono posto, niente coppe e peggiore risultato di sempre da quando Massimo Moratti è alla presidenza del club. Un andamento che la dice lunga sugli ampi margini di miglioramento forniti in vista di un rilancio obbligato sia a livello economico che ambientale.

L'esclusione da ogni genere di competizione europea ha infatti daneggiato in maniera irreparabile lo sviluppo finanziario delle risorse interiste, ben più di quanto avrebbe invece potuto fare quel Fair Play Finanziario tanto temuto ma dal quale all'Inter si sono esclusi per demeriti sportivi più che monetari. Scavato a più non posso il fondo del baratro, l'unica possibilità è quella di cercare una risalita nella maniera più repentina possibile, magari sviluppando delle linee guida sin qui inesplorate. Programmazione, per esempio. A differenza del passato si sono anticipati i tempi con la ricerca di parametri zero di valore e propedeutici alla causa. Mauro Icardi è stato prenotato ed acquistato bruciando la concorrenza e gli obiettivi a partire dall'esterno destro di difesa sono piuttosto chiari e delineati.

Il fallimento della strategia dello sfinimento adottata nelle ultime stagioni qualcosa sembra averla insegnata. Anche a livello di gerarchie le novità promettono di essere particolarmente succose: Leonardo è un cavallo di ritorno che sta galoppando da diverse settimane verso la Milano nerazzurra, e con il brasiliano a fare da anello di congiunzione tra Moratti e la squadra diversi aspetti potrebbero subire modifiche importanti: anzitutto verrebbe a crearsi quel "parafulmine" o uomo forte tanto invocato dalla tifoseria nelle contestazioni pacifiche che hanno contrassegnato le ultime apparizioni casalinghe della squadra; in secondo luogo a livello di mercato potrebbe apririsi una pista interessante sul diretto Milano-Parigi. I rumors in tal senso sono già iniziati da un po', partendo dalle voci legate a Gregory van der Wiel che non è riuscito a dimostrare il livello delle proprie qualità nella pur trionfale stagione vissuta dal Psg; passando per Ezequiel Lavezzi che continua a restare di moda negli ambienti nerazzurri forti dell'apprezzamento ricambiato a più riprese dall'agente Alejandro Mazzoni e dal rapporto di simbiosi vantato dal neo tecnico Mazzarri con il Pocho, sino a Jeremy Menez che potrebbe trovare in un'Inter in cerca di rinascita quell'ambiente ricco di attenzioni e pronto a fare di lui quel leader che sino ad ora non è mai riuscito ad essere appieno nonostante le indiscutibili qualità di cui madre natura lo ha dotato. Al di fuori dell'asse parigino, si segnalano le possibilità di arrivare con dodici mesi di ritardo a Mauricio Isla, magari attraverso quel rapporto privilegiato con l'Udinese creato dal colpo Handanovic; tenendo sempre ben presente il progetto tattico che la svolta tecnica giunta con Mazzarri comporterà. Difficile esporsi in nomi che andrebbero ad anticipare trattative che all'atto pratico probabilmente non sono ancora nate, ma è evidente che Juan Camilo Zuniga in virtù della situazione contrattuale favorevole sia certamente l'ideale completamento di una batteria di esterni fondamentale per il tipo di gioco desiderato dal nuovo corso nerazzurro. Alla stessa maniera Radja Nainggolan rappresenta il non plus ultra per uno schieramento come quello di Mazzarri che da sempre non prevede la presenza di un regista di ruolo, ma piuttosto un trio di dinamismo, tecnica e corsa che il belga assieme a Kovacic e Guarin sembra l'ideale per poterlo garantire. Ne vedremo delle belle, il nuovo corso è partito. Cercheremo di non perderlo di vista. MAZZARRI REVOLUTION Dopo la peggior stagione dell 'era Moratti , in casa nerazzurra si lavora per una rapida risalita fo