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Juve, Discreti: "Vincere é l'unica cosa che conta vale solo per l'Italia?"

Juve, Discreti: "Vincere é l'unica cosa che conta vale solo per l'Italia?"TUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
venerdì 18 marzo 2016, 07:182016
di Redazione TMW
fonte Stefano Discreti

Uscire così, ad un passo dall'impresa fa male.
Molto male.
C'è chi se la prende con l'arbitro (con tutte le ragioni di questo mondo, visto che tra andata e ritorno la Juventus è stata fortemente danneggiata), chi con i cambi di Allegri (però la partita fino al 70' era stata preparata in modo splendido), chi con la preparazione (e sicuramente qui qualcuno dovrà recitare un Mea Culpa visti i tanti, troppi infortuni muscolari della stagione), chi con l'infausta sconfitta di Siviglia ( ma a Morata che gli vuoi dire dopo ieri sera?), chi con la sfortuna che da sempre accompagna la Juve in questa Coppa Maledetta.
Chi più chi meno, hanno tutti ragione.
Non è mai bello ne giusto scegliere un "colpevole" in queste occasioni.
A mente fredda mi viene da pensare però ad una cosa.
Ieri i 3 migliori giocatori del Bayern, quelli che hanno dato la scossa per la rimonta sono stati Vidal, Douglas Costa e Coman.
3 giocatori comprati la scorsa estate, dopo che l'obiettivo Champions era stato fallito dai bavaresi l'anno passato. 3 rinforzi di livello, tutti arrivati ad aggiungere, nessuno al posto di.
Dopo Berlino, la Juve aveva la grandissima occasione di ripartire alla pari di Barcellona e Bayern.
La soluzione giusta però sarebbe stata quella di alzare l'asticella, come fatto dal Bayern quest'anno o dal Barcellona negli anni passati.
Berlino doveva essere un punto di partenza, non di rivoluzione.


E se per alcuni giocatori come Pirlo e Tevez si poteva immaginare anche il fine ciclo, per altri come Vidal e Coman, ad esempio, no.
Immaginate la stessa partita ieri sera con Vidal titolare nella Juve e con Coman pronto a subentrare allo stoico Morata.
Sarebbe andata a finire così? Assolutamente no.
Con i se e con i ma la storia non si fa, ma la prima regola del mercato è mai rinforzare una diretta concorrente. Mai.
Che sia d'insegnamento per il futuro questo.
Se la proprietà vuole davvero vincere la Champions, si devono aggiungere titolari ai titolari, mai rimpiazzare.
Lo dice la storia.
Che poi fosse entrato lo 0-3 di Morata oggi parleremmo di altro, vero.
Ma questa è un'altra storia.
Anche quest'anno, la Juve rimarrà a secco di trofei internazionali, come da 20 anni a questa parte.
Orgogliosi e fieri dei ragazzi, ma qualcuno dalla proprietà un giorno dovrà dirci se il motto "vincere è l'unica cosa che conta" ormai vale solo per l'Italia.