Juve Primavera, massimo risultato col minimo sforzo. Gran finale con la Roma
Il massimo risultato con il minimo sforzo. Si potrebbe sintetizzare così la vittoria di ieri sera della Juventus contro il Torino nella semifinale scudetto. L'uno a zero trovato nel primo tempo con Pozzebon è stato poi difeso senza troppi patemi fino alla fine. Complessivamente la Juventus - soprattutto nel primo tempo - ha dato l'impressione di essere una squadra più matura e qualitativamente superiore, concedendo poco o niente agli avversari e creando i presupposti per segnare più di un gol. La rete decisiva di Pozzebon (che in stagione ne aveva già segnate parecchie, pesanti) è arrivata al 24' dopo una discesa sulla destra di Lirola. L'attaccante si è così fatto perdonare un errore sotto porta, di testa. Nel primo tempo, dicevamo c'è stata solo la Juve, con buona circolazione di palla e con il talento Cassata - classe '97 - in bella evidenza con i suoi spunti e le sue progressioni, al pari di Pozzebon.
Più opaca invece la prestazione di Favilli, che era reduce dalla doppietta segnata contro l'Empoli. Il Torino è apparso francamente spento e con poche idee, sia a centrocampo che in attacco dove i vari interpreti, da Edera a Tobaldo a Candellone non hanno saputo creare grandi pericoli. Moreno Longo, il tecnico dei granata, si congeda comunque con ottimi risultati nel settore giovanile, avendo vinto con la Primavera scudetto e supercoppa. La Juve approda in finale dove sabato affronterà la Roma. I bianconeri andranno a caccia di un titolo che manca dal 20006.