Juventus, Chirico: "Un giorno all'improvviso..."

Chi non ci credeva, è servito. Chi ad agosto era già convinto di aver tagliato fuori la Juventus dalla corsa scudetto, è stato servito di shampoo e taglio di barba e capelli. Dopo 6 mesi e mezzo, la Juventus si è ripresa, di forza, il posto occupato già per 4 anni: il primo. L'unico che conta.

Dopo 14 vittorie di fila, è arrivata quella più importante, senza la quale non sarebbero contate nulla le precedenti. Sarebbe stato davvero un peccato, dopo una fatica simile e una rimonta che ha quasi del sovrannaturale, sciupare tutto nel giorno dello scontro-diretto. Non lo abbiamo fatto. Perché queste partite raramente le sbagliamo, perché ci abbiamo creduto, dal giorno in cui abbiamo iniziato - col Toro - questo interminabile flotto fino a ieri sera, fino all'ultimo secondo, fino alla fine, fino alla 15°. Perché abbiamo una squadra più forte di quelle degli ultimi 4 anni, perché abbiamo un allenatore bravissimo che meriterebbe un minimo di riconoscenza in più dei propri meriti. Perché siamo la Juventus, e per quanto ci insultino e ci detestino non riusciranno mai ad eguagliarci.

Sabato sera abbiamo vinto anche perché lì davanti, ad un certo punto, è stato inserito Zaza, un leone vero, un centravanti purosangue, un lottatore che divora ogni centimetro quadrato del campo, che aggredisce gli spazi, che non molla mai e che vede la porta come pochi. Dategli solo mezzora di tempo, e state tranquilli che lui segna. Un autentico giocatore da Juventus. Cosa volete di più dalla vita? Un lucano: Zaza.
Mi sono rivisto la gara appena tornato a casa ed ho trovato stucchevole il modo in cui, su Sky, Caressa & Bergomi abbiano cercato in tutti i modi di individuare una impercettibile deviazione che-secondo loro - avrebbepiazzato Reina, anziché dare a questo giocatore il merito di essersi costruito e cercato questo gol. Un missile imprendibile, diciamolo almeno noi, che il portiere non avrebbe mai preso (anche perché si era pure buttato male). Del resto, cosa potevamo pretendere da chi - alla vigilia - si era schierato apertamente dalla parte dei nostri avversari, invocando una loro vittoria "per il bene del Paese". Ci spiace per lui, che forse avrebbe fatto meglio a rinunciare alla telecronaca. Così, per una questione di opportunità.

Non è stata una partita esaltante, seppur giocata con attenzione e grande applicazione da entrambe le squadre, però a volte è la qualità delle rose a fare la differenza: se ti si infortuna Mandzukic, Dybala per una sera non centra la porta, Morata non gira ma tu c'hai Zaza e gli altri Gabbiadini, qualcosa vorrà pur dire.
Ridurla invece, come ha fatto Sarri , ad una semplice questione di fortuna, non mi è parsa una spiegazione tecnica serena, ma tipica di chi stava masticando amaro e voleva a tutti i costi giustificare una sconfitta aggrappandosi ad un alibi, il più facile. Anziché appellarsi alla sfiga, Sarri dovrebbe chiedersi invece come mai Higuain non ne ha fatta una giusta: per demeriti suoi, o per meriti della migliore difesa del campionato?

Sempre che lo sfottò abbia ancora cittadinanza nella patria del grande ed indimenticabile De Curtis, chioserei così (perché ce l'hanno davvero fatta a fette per settimane, e ora se la beccano rifatta, visto che - tra l'altro - la canzone originale era stata scritta da uno juventino):

un giorno all'improvviso
la classifica cambiò
tirò un sinistro Zaza
e Reina non parò
di tempo ne è passato
ma siamo di nuovo qua
al 1°posto ancora
e il Napoli non ci stà

Alè alè alè, alè alè alè.....