Juventus tra conti e Conte
Per Antonio Conte vincere la Champions League con questa Juventus è impossibile. Per il tecnico la questione è soprattutto economica, ma è poi vero che la società negli ultimi anni è stata così parsimoniosa? E soprattutto, esiste la possibilità che i vertici di Corso Galileo Ferraris diano il benestare a una campagna di rafforzamento che possa portare la squadra al livello delle big d'Europa?
Anzitutto bisogna riconoscere che durante la gestione Agnelli-Marotta-Conte, la Juve è riuscita a far crescere il proprio fatturato fino alla cifra record di oltre 270 milioni. I primi dati del 2014 preannunciano un calo di circa 22 milioni di utili nell'esercizio attuale, una previsione che tuttavia non spaventa la dirigenza, consapevole che l'eliminazione prematura dalla Champions avrebbe avuto anche delle conseguenze economiche.
I numeri testimoniano che nell'ultimo quinquennio i bianconeri sul mercato hanno sempre detto la loro, eppure fra le grandi in Italia nessuno sta così bene: il Milan, ad esempio, ha ancora un buon fatturato, ma si prepara a tempi incerti, senza i milioni della massima competizione europea, e con un futuro sportivo indecifrabile. Che dire poi dell'Inter, alle prese con passivi che hanno richiamato anche l'attenzione della Uefa, e legata ai progetti di risanamento di Erick Thohir.
Eppure, la Juve è ancora lontanissima dai ricavi di club come Real, Barcellona, Bayern e United, il che significa che se Conte spera in colpi alla Bale forse sta sognando invano o nel posto sbagliato, anzi, non è detto che per mantenere il bilancio in condizioni accettabili non sarà indispensabile qualche sacrificio.