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L'ex ds Gibellini: "Mandorlini era un po' restio su Jorginho"

L'ex ds Gibellini: "Mandorlini era un po' restio su Jorginho"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
martedì 29 settembre 2015, 12:002015
di Chiara Biondini

L'ex direttore sportivo del Verona Mauro Gibellini è intervenuto ai microfoni di Radio Crc nella trasmissione "Si gonfia la rete" di Raffaele Auriemma parlando del centrocampista del Napoli, Jorginho da lui conosciuto dai tempi del settore giovanile del Verona.

"Jorginho con Benitez non si esprimeva al meglio perché nel centrocampo a due aveva troppo campo da coprire e lui non ha una corsa tale da poter coprire tanto spazio, questa è una sua pecca. Con Sarri invece, può fare tutti e tre i ruoli a centrocampo e mi fa piacere rivedere quel giocatore che conoscevo.

Jorginho credo sia da Nazionale perché in quel ruolo non esiste un calciatore migliore di lui, nemmeno Verratti. E' bravo a fare le due fasi, sa contrastare, intuisce le traiettorie, è intelligente e nonostante non abbia una corporatura massiccia, corre 90 minuti ed ha una estrema capacità di distribuire il gioco palla al piede. Le caratteristiche di Jorginho sono quelle del regista, è un piccolo Pirlo.

Ricordo che andai a casa di Jorginho, viveva in una casa sul mare, per convincere la madre a non farlo andare al Sao Paulo, ma farlo venire nella nostra scuola calcio. Poi, per diverse motivazioni io lasciai la scuola calcio e lo ritrovai al Verona nel settore giovanile e da lì lo mandai alla Sambonifacese per fargli fare un po' di esperienza, ma l'anno dopo ho premuto affinché restasse al Verona perché conoscevo le qualità del giocatore. A Mandorlini dissi di tenerlo in seria considerazione e lui il primo periodo era un po' restio, ma poi lo fece giocare ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti".