L'Inter adesso deve cambiare marcia
Il Verona arriva a San Siro a un mese esatto dall'ultima vittoria dell'Inter, quella con la Fiorentina, datata appunto 26 settembre. In mezzo due pareggi e una sconfitta, che hanno rallentato il cammino dei nerazzurri in campionato e risvegliato qualche vecchio timore, perché mentre la formazione di Mazzarri cerca la propria identità, per strada restano punti importanti.
Ogni partita ha la sua storia, ma pur analizzando le gare singolarmente non si può trascurare l'insieme delle parti: Cambiasso e compagni hanno raccolto solo due punti nelle ultime tre partite.
Tra queste c'è la trasferta di Trieste con il Cagliari, un pareggio che, dati alla mano, poteva anche essere una vittoria, la batosta casalinga con la Roma, senza giustificazioni, e il 3-3 di Torino, risultato arrivato al termine di una gara che di ordinario ha avuto pochissimo, tra espulsioni, rigori parati, rimonte e papere al novantesimo.
Ancora più preoccupante però è il numero di gol subiti, nelle prime cinque giornate l'Inter aveva subito solo due reti, una delle quali su rigore, nelle ultime tre, ossia da quando si è fermato Campagnaro, addirittura sette. L'assenza dell'argentino può anche essere un'attenuante, ma non cancella i numeri: questa squadra giocherà meglio di quella di Stramaccioni, ma ad oggi ha tre punti in meno in classifica e tre gol in più al passivo, un stimolo in più per cambiare subito marcia e recuperare il ritmo perduto, senza pensare troppo alle occasioni perdute o agli arbitri.