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La serata di Di Santo, Giannou in ombra. Top&flop di Schalke 04-Asteras

La serata di Di Santo, Giannou in ombra. Top&flop di Schalke 04-AsterasTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 1 ottobre 2015, 21:042015
di Raimondo De Magistris
Risultato finale: Schalke 04-Asteras Tripolis 4-0

I TOP

La serata di grazia di Di Santo - Nella partita in cui Huntelaar torna dal primo minuto è l'attaccante argentino a rubare la scena. Segna una tripletta già nel primo tempo mettendo a ferro e fuoco la retroguardia dell'Asteras che non riesce mai a prevedere i suoi movimenti in area. Da opportunista d'area di rigore, di testa e dagli undici metri: l'ex Blackburn ha trovato la rete in ogni modo.

L'attacco dello Schalke 04 in Europa League - Dopo due partite sono già sette i gol segnati dalla squadra di Gelsenkirchen in Europa League: tre da Di Santo, tre da Huntelaar e uno da Matip, stasera in panchina. Il tutto condito dalle zero reti incassate a dimostrazione che la squadra di Breitenreiter è di gran lunga la più forte del gruppo K.

Taxiarchis Fountas - - Difficile trovare una nota positiva nella serata dell'Asteras. L'unico che è riuscito a mettersi in evidenza nella squadra ellenica è questa giovane ala classe '95 schierata da mister Vergetis a risultato ormai compromesso.

I FLOP

Giannou troppo isolato - Il numero 99 doveva essere l'arma in più della squadra ospite, ma questa sera non è mai stato servito. Braccato dai due centrali di difesa dello Schalke 04, l'ex PAOK Salonicco è stato abbandonato a se stesso.

Il primo tempo dell'Asteras Tripolis - La squadra ellenica non ha fatto nulla questa sera per mettere in difficoltà la squadra di Gelsenkirchen. Una sufficiente fase difensiva è bastata solo per 28 minuti, ma appena i padroni di casa hanno alzato il ritmo hanno mandato in tilt gli ellenici.

La precisione di Højbjerg - In una serata pressoché perfetta per i padroni di casa l'unica nota stonata è rappresentata dalla imprecisione del centrocampista arrivato in prestito dal Bayern Monaco. Messo più volte davanti al portiere, il centrocampista danese non è mai riuscito a trovare lo specchio della porta.