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Latina, Breda: "C'è da lavorare, bisogna correre di più"

Latina, Breda: "C'è da lavorare, bisogna correre di più"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
domenica 12 ottobre 2014, 18:252014
di Ivan Cardia
Risultato finale: Latina-Bologna 1-2.

Ritorno in panchina e prima sconfitta per Roberto Breda, allenatore del Latina battuto quest'oggi in casa dal Bologna per 2-1. Protagonista della conferenza stampa dopo la gara, il trevigiano ha rilasciato le seguenti dichiarazioni, qui riprese da tuttolatina.com: "C'è da lavorare, dobbiamo ritrovare un'unità di intenti e una lettura condivisa che ancora non abbiamo. Quando vivi un momento di difficoltà, tante volte può capitare che la testa ti blocchi invece di spingerti. Noi dobbiamo fare in modo che avvenga il contrario, il secondo tempo è stato un buon segnale ma il lavoro è lungo.

Non parlerei di condizioni fisiche precarie, è più una questione di letture che non di gamba. Noi non siamo calati, dovevamo mettere più intensità. Questa squadra non è "malata", deve solo trovare un'identità. L'ho detto ieri, dobbiamo pensare a salvarci, non perché vogliamo lavarci le mani ma perché, come l'anno scorso, il pensiero di salvarci non ci impedirà di pensare in grande. Rispetto all'anno scorso, quando pareggiavi in casa andava bene, adesso ti senti costretto a partire forte e vincere perché il desiderio è quello di ripercorrere un passato che è ancora tutto da dimostrare. L'anno scorso ci dava certezze, quest'anno ce le toglie. Dobbiamo ritrovare equilibrio, intensità e spirito di gruppo.

Le situazioni le abbiamo avute, nel secondo tempo. Nel primo tempo abbiamo solo giocato orizzontale e senza idee, non abbiamo fatto nulla per creare difficoltà al Bologna. Sono dati di fatto che vanno analizzati e lavorati. Ci dobbiamo concentrare sul perché abbiamo perso le marcature, sul perché abbiamo concesso qualche ripartenza di troppo. Pretendo più attenzione ed incisività nelle marcature, poi dobbiamo sviluppare delle idee con più velocità ed intensità.

Sotto di due gol dovevamo per forza provare a spingere. Nella prima mezz'ora della ripresa non abbiamo mai concesso ripartenze nonostante fossimo squilibrati con molti giocatori d'attacco. Sta a me cercare più alternative offensive. Doudou va visto, ha fatto buone cose ma deve essere più presente nel gioco. Pettinari mi è piaciuto come atteggiamento. Rimango dell'idea che il gruppo sia formato da elementi di qualità che, però, ancora non sono una squadra. Lavoreremo tutti insieme per arrivare a questo. Nel secondo tempo siamo riusciti ad andare in profondità, dobbiamo pensare meno e correre di più.

Il rigore di Crimi? Questa settimana non abbiamo preparato i rigori, è andato a tirare chi se l'è sentita in quel momento. Crimi si ispira a Vidal evidentemente...se si ispirasse a Vidal in tutto tranne che per i rigori sarei più felice.

Sbaffo è entrato in un momento nel quale c'era pochissimo spazio e si è dato da fare. Ha delle caratteristiche interessanti, deve trovare efficacia. Può ricoprire più ruoli, devo essere bravo io a trovargli la sistemazione più adatta.

Io ho un'idea antica del calcio. Vince chi corre di più e noi in questo momento non corriamo più degli altri. Non riusciamo a mettere l'intensità giusta per vincere i duelli, per correre più degli avversari".