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Lazio, F.Roma: "Djordjevic ottimo acquisto. Marchetti per il Mondiale"

Lazio, F.Roma: "Djordjevic ottimo acquisto. Marchetti per il Mondiale"TUTTO mercato WEB
© foto di MASCOLO/PHOTOVIEWS
venerdì 17 gennaio 2014, 08:002014
di Redazione TMW.
fonte lalaziosiamonoi.it
esclusiva Radio Sei

Può non bastare una vita su un campo da calcio per appagare la passione. Capita così che alla veneranda età di quarant'anni - da compiere il prossimo 21 giugno - ci si ritrovi ancora sul rettangolo verde, seppur per l'ultima stagione da professionista. Non è terminata la carriera tra i pali di Flavio Roma, portiere del Monaco, prodotto del settore giovanile biancoceleste. Una nidiata da ricordare, quella del 1994/95, il ciclo che lanciò nel calcio che conta i vari Nesta, Franceschini e Di Vaio. Lo scudetto Primavera agli ordini di Mimmo Caso, un debutto solo sfiorato con la prima squadra biancoceleste, il girovagare tra le serie minori, quindi l'approdo in Serie A con il Piacenza, transitando sempre via Formello, inserito con Morrone nella trattativa che porta Simone Inzaghi alla futura corte scudettata di Eriksson.
E' la stagione 1999/2000: la curiosità è il debutto contro la Roma, il segno del destino - che lo allontana definitivamente dal biancoceleste proprio nell'anno del secondo tricolore - conferma invece che non ci sarà nessun seguito con la maglia della prima squadra capitolina. Le radici affondate nel Principato monegasco, intervallate dai tre anni milanisti con altrettante presenze all'attivo, infine di nuovo la Ligue 1. In pochi meglio di lui conoscono da dentro il campionato francese, ivi compreso Filip Djordjevic. Anche per parlare del futuro attaccante della Lazio, Flavio Roma è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Radiosei.

Cosa ti porti dietro dei tuoi ricordi in biancoceleste?
"Nella Lazio ho fatto tutta la trafila, dalla scuola calcio alla prima squadra. Purtroppo non sono mai riuscito a giocare in match ufficiali, nemmeno da subentrato, e questo rappresenta un grande rimpianto. Seguo la squadra anche da qui, sia sui giornali che in tv".
Il ritorno di Reja è la mossa giusta per risollevare una squadra in crisi?
"Credo che Lotito sia andato sul sicuro, Reja conosce l'ambiente e i ragazzi ed è stimato a Formello. Ha fatto un'ottima scelta, evitando di azzardare e ricominciare da zero. Se può essere il tecnico del presente e del futuro? E' difficile guardare troppo lontano con Lotito, dico solo che può essere l'allenatore giusto per la Lazio".
Tra le tanti voci su Hernanes si è fatto anche il nome del tuo Monaco...
"Il brasiliano è sicuramente un ottimo giocatore e uno con le sue qualità meriterebbe sempre di trovare spazio. Noi ne abbiamo diversi nel suo ruolo, come Rodriguez e Moutinho, del resto ultimamente la mia società ne ha accolti molti di giocatori: ormai in Francia o vanno da noi o al Psg (ride, ndr)".
A proposito del Psg, in campionato Ibra e compagni sono una bella gatta da pelare. Che giudizio dai alla vostra stagione in Ligue 1 fino ad ora?
"Stiamo andando più che bene, siamo secondi pur essendo una neopromossa, ma per la vittoria finale il Psg ha sicuramente qualcosa in più. La nostra è un'ottima squadra, con tanti giocatori nuovi, mentre i nostri avversari sono ben più rodati. L'obiettivo è tornare in Europa, certo è che quando si è a ridosso della vetta si comincia a pensare in grande. Fino a due partite fa era così, ora ci siamo un po' staccati ma tutto è ancora possibile: attendiamo fra tre partite lo scontro diretto".
La Lazio ha piazzato il colpo Djordjevic, che ci dici del bomber del Nantes?
"Abbiamo giocato contro, è un ottimo giocatore. Logicamente l'eredità di Klose si preannuncia difficile, ma ritengo abbia tutte le potenzialità per poter far bene. Protagonista in Italia? Questo non lo so, sicuramente ha grandi margini di miglioramento anche in un torneo più difficile della Ligue 1. In Serie A si gioca un calcio più organizzato e lui, essendo un calciatore molto tecnico, potrebbe anche trarne dei vantaggi tatticamente. Parliamo di un giocatore completo, che sa fare la prima punta ma anche giocare fuori dall'area. Ha tutto per far bene al fianco di giocatori come Candreva. Il fatto che sia arrivato a costo zero, infine, lo rende un ottimo acquisto per rapporto qualità/prezzo".
A fine stagione appenderai gli scarpini al chiodo. Da grande che farà Flavio Roma?
"Mi sto preparando a passare alla seconda vita... Punto ad avere continuità nel calcio, ma non m'interessa un posto come primo allenatore o come dirigente: mi piacerebbe fare l'allenatore dei portieri, magari anche a livello giovanile, per mettere a disposizione le mie conoscenze. Dove? A Monaco mi trovo molto bene, sono qui complessivamente da 11 anni, ma ho buoni rapporti anche in Italia. Ora sta a me impegnarmi per prendere il diploma e poi vediamo. La Lazio? Da quando sono andato via io è tutta un'altra società e non ho più rapporti in questo senso".
Ti manca l'ambiente biancoceleste?
"Ogni tanto ci penso. Sono passati talmente tanti anni che ormai la fase della mancanza è passata, ma quando vedo la Lazio riaffiorano bei ricordi e mi sale un po' di nostalgia..."
Klose e compagni possono fare bene in campionato e in Europa League?
"La Lazio deve ritrovare continuità. Bisogna vivere alla giornata, fare punti e rimettersi in carreggiata in un campionato che, a mio avviso, vedrà nuovamente la Juventus campione d'Italia. In Europa League ha il potenziale per andare avanti, ma bisogna metterlo in atto".
Marchetti è apparso in calo rispetto al portierone ammirato dello scorso anno: secondo te merita la chiamata per il Mondiale?
"Il suo calo di rendimento, come quello di altri compagni, è coinciso con il calo generalizzato della squadra: inevitabile che si possa rimanere coinvolti. Federico resta però un ottimo portiere, sicuramente tra i primi tre in Italia insieme a Buffon e Sirigu, e merita senz'altro di andare in Brasile"