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Lazio, Lotito: "Tifosi strumentalizzati da altre persone"

Lazio, Lotito: "Tifosi strumentalizzati da altre persone"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
domenica 23 febbraio 2014, 23:502014
di Ivan Cardia

Contestato duramente dai tifosi della Lazio, il presidente biancoceleste Claudio Lotito è intervenuto ai microfoni de La Domenica Sportiva per commentare l'ambiente alquanto pesante che si è vissuto questa sera allo stadio Olimpico: "Io incarno benissimo l'irriducibile della Lazio, il mio motto è non mollare mai, che poi è l'inno della Lazio. Svolgo il mio lavoro con spirito di servizio e so benissimo che questo lavoro è frutto di persone che vogliono che venda la Lazio. Confermo invece che questa società non è in vendita, non la venderò e la lascerò a mio figlio. C'è una regia dietro tutto questo. In un quadro del genere, vorrei ricordare a tutti che quando sono entrato la Lazio aveva tantissimi debiti, il sottoscritto ha messo soldi per ripianare questi debiti, la società da allora ha fatto passi avanti incredibili, perché adesso paga solo 6 milioni l'anno, che è la rata della transazione con il fisco, pari ad un bilancio medio di una società di Serie B, che pesa come fosse un secondo bilancio.

Noi dobbiamo cambiare questo sistema, non diventare ostaggio di determinate persone. Non c'è nessuna giustificazione logica che possa avallare questo comportamento. La società ha il ranking più alto nel settore giovanile, ha vinto due Coppa Italia ed una Supercoppa, è stabilmente presente nelle competizioni europei. Il problema non è il tifoso, che è solo uno strumento in mano ad altre persone che vogliono farmi vendere la società.

Nel 2005, quando scongiurai il fallimento, ci fu una cosa analoga, dopo la quale arrestarono un po' di gente per alcuni reati. Certi comportamenti non hanno nulla a che fare con il tifo, ben vengano le critiche, ma non quelle finte, funzionali solo a far fare ad una persona una cosa contro la sua volontà. Bisogna ricordare che questa società è quotata in Borsa e quindi deve rispettare delle regole, rese ancor più rigide dal fair play finanziario. Secondo me legittimare certi comportamenti è impensabile".