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Lazio, Pellegrini: "Pioli deve usare più il bastone e meno la carota"

Lazio, Pellegrini: "Pioli deve usare più il bastone e meno la carota"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
martedì 11 novembre 2014, 11:372014
di Chiara Biondini

L'ex difensore della Sampdoria Luca Pellegrini, ai microfoni di Radio IES 99.8, ha analizzato i motivi della sconfitta della Lazio ad Empoli: "Putroppo il problema è la mentalità. Quando parlo di mentalità mi riferisco all'ambiente. Per vincere e lottare per il vertice ci vogliono campioni in campo capaci di estraniarsi dal contesto romano. Non è un caso se si vince di più in altre città. Dopo le tre occasioni sprecate dalla Lazio in pochi minuti nella testa dei giocatori è scattato il pensiero che si potesse vincere con il minimo sforzo segnando in qualsiasi momento. E lì si è persa la partita. Poi c'è da aggiungere che c'erano calciatori che se tutti fossero stati a disposizione di Pioli non avrebbero giocato. Mi riferisco soprattutto alla difesa. La Lazio è stata la classica squadra romana a livello di atteggiamento".

"Lazio e Roma hanno vinto scudetti quando c'erano calciatori di grandissima personalità in campo. Pioli è un ottimo allenatore ma deve usare più bastone e meno carota. Lui non è bravo, è bravissimo. E' stato tre anni alla Juventus e sa come si fa a mantenere alta la concentrazione per vincere".

"La mia Samp ha iniziato a vincere quando ci siamo guardati negli occhi e abbiamo fatto un giro di vite dicendoci che arrivati ad un certo punto se non avessimo cambiato mentalità dopo qualche anno non avremmo più vinto. Devono essere con più esperienza che fanno maturare e crescere il gruppo. Se ci sono i leader carismatici all'interno dello spogliatoio riescono a trainare i ragazzi più giovani a mantenere una concentrazione idonea anche nelle partite con meno appeal. Questa Lazio gioca spesso ottimi primi tempi poi cala nella ripresa perchè non riesce ad avere continuità nel mantenere alta la concentrazione. E' molto facile essere concentrati in coppa dove si gioca tutto in 180 minuti, così come lo è quando affronti la Juventus o disputi il derby. Il salto di qualità consiste nel garantire la stessa attenzione nelle partite sulla carta più semplici. Adesso c'è la sosta, anche questo è un momento importante. Molti allenatori, ad esempio, non fanno partire i calciatori per evitare che la partita prima qualcuno si senta già in vacanza. Il problema è stato solo di mentalità. Pioli è una garanzia, bisogna vedere se dall'altra parte c'è una spugna secca o pronta ad assorbire. Anche la società svolge un ruolo importantissimo. Le annate post mondiale sono sempre particolari e molte squadre vanno in difficoltà. Napoli, Fiorentina e Lazio sono favorite, la Sampdoria al momento è la sorpresa però è ancora presto per accreditarla per la lotta ad un posto Champions".