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Lazio, Corradi: "A mio avviso Inzaghi merita una possibilità"

Lazio, Corradi: "A mio avviso Inzaghi merita una possibilità"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
mercoledì 18 maggio 2016, 17:412016
di Chiara Biondini

Bernardo Corradi, ex attaccante di Lazio e Manchester City,ha parlato ai microfoni de "I Laziali Sono Qua", trasmissione radiofonica in onda sugli 88.100 FM di Elleradio.

La Lazio di Corradi è stata un esempio di attaccamento alla maglia: "All'interno della società c'era tanta riconoscibilità e senso di appartenenza, con figure come Bob Lovati che rappresentavano l'essenza stessa della Lazio. Un clima che permetteva anche ai giocatori stranieri di riconoscersi nell'ambiente e di capire che cos'era la Lazio: attualmente forse manca senso d'identità".

Da ex centravanti. il pensiero di Corradi su Miro Klose: "Con Klose la Lazio aveva una grandissima occasione, valorizzare una figura storica del calcio internazionale e anche del club, visto che si è imposto come miglior marcatore straniero della storia della società. Come uomo immagine sarebbe stato formidabile. Pensate presentarsi ai sorteggi europei con Klose in rappresentanza... Purtroppo questo non si è concretizzato, si doveva magari sfruttare la possibilità di farlo restare un altro anno, anche perché mi sembra che la famiglia si trovasse molto bene".

Su Inzaghi: "Nelle sette partite che ha disputato, pur dovendo gestire una vera e propria patata bollente, ha dato dimostrazione di poter mantenere saldamente la guida di una squadra competitiva. Anche le partite perse gli hanno dato ragione: contro la Sampdoria la Lazio ha dominato, a Torino si è ritrovato in dieci a metà partita e contro la Fiorentina il match aveva poco senso, francamente. Secondo me Simone ha dato dimostrazione di avere grandi basi tecnico-tattiche e di conoscere molto bene il gruppo. Sto sentendo parlare di profili come Sampaoli, affascinanti, ma molto rischiosi: con il suo calcio offensivo andrebbe completamente rifondata una difesa già da ricostruire di per sé. A mio avviso Inzaghi merita una possibilità, come peraltro la stessa società ha paventato. Rispetto a Brocchi, che ha vissuto una situazione simile al Milan, mi è sembrato che sia stato capace di prendere in mano con maggiore decisione e sicurezza la situazione, anche se Cristian a sua volta doveva gestire una situazione non facile".

Un'ultima considerazione sulla favola-Leicester, con Ranieri che ha allenato Corradi ai tempi di Valencia: "Il trasferimento in Spagna forse fu un errore, perché andai ad inserirmi in un gruppo che aveva vinto coppa e campionato l'anno precedente e non fu facile integrarsi. Dal punto di vista tattico gli allenatori italiani sono sempre i più aggiornati, tant'è che una squadra che porta novità dura al massimo un po' un girone e poi gli avversari prendono le contromisure. All'estero ti affrontano sempre allo stesso modo, il Leicester è stato coerente alla sua filosofia e ha trovato l'annata perfetta. In Italia non ci sono realtà simili, c'è il Sassuolo che sta costruendo un ottimo progetto, ma non ha un monte ingaggi da "piccola". Io ricordo che quando salimmo in A col Chievo c'era una realtà molto limitata economicamente che arrivò ad ottenere grandi risultati: pubblicarono un articolo in cui si spiegava che il monte ingaggi di tutta la squadra non arrivava a coprire lo stipendio di Alex Del Piero."