Le pagelle del Celta - Crollo a Malaga, Ruben disastroso

Ruben 4 - Subisce due gol nella prima frazione, e in entrambe le occasioni non è esente da colpe. Sulla rete di Charles viene punita la sua uscita sprovveduta, sul colpo di testa di Albentosa fa un passettino in avanti senza però anticipare il difensore avversario. Nella ripresa atterra Amrabat guadagnando l'espulsione diretta.

Planas 5 - Fatica tantissimo sulla propria corsia, riesce raramente a fermare le azioni avversarie e a rendersi pericoloso nella metà campo del Celta. (79' Radoja - In campo quando la situazione era già compromessa).

Jonny 5 - Il centrale perde la sfida con il tandem offensivo avversario, Berizzo lo richiama in panchina a gara in corso nel tentativo di riaprire la situazione. (Dal 57' Bongonda 5 - Vivace sull'esterno offensivo, ma non riesce a dare la scossa).

Cabral 5 - Charles sembra imprendibile in area avversaria, il difensore è condizionato anche dall'ammonizione rimediata durante la prima frazione.

Mallo 4,5 - Va spesso in confusione sulla propria corsia, senza riuscire a interpretare al meglio le due fasi.

Wass 5 - Prova a creare qualcosa nella mediana galiziana, ma è l'unico che prova a gettare il cuore oltre l'ostacolo. Non basta per evitare la sconfitta.

Sergi Gomez 5 - Non riesce a fare filtro in mediana, venendo travolto dalla manovra andalusa.

Senè 5 - Poco ispirato sulla trequarti, fatica per tutta la durata del suo match. (66' Sergio Alvarez 6 - In campo dopo l'espulsione di Ruben, il portiere para il rigore ad Amrabat).

Pablo Hernandez 4,5 - Ricorre spesso alle maniere forti nel tentativo di creare qualche pericolo per Kameni. Senza riuscirci, come lascia intendere anche il risultato finale.

Orellana 5,5 - Il più pericoloso in zona offensiva. Prova a creare superiorità sulla trequarti, viene supportato poco dai compagni.

Aspas 5,5 - Qualche spunto interessante in avvio, poi cala vistosamente alla distanza. Sparisce, o quasi, nel corso della ripresa. Il Celta fallisce il controsorpasso ai danni del Villarreal, che resta così al quarto posto.