Le pagelle del Cesena - Agliardi miracoloso, Carbonero ce la mette tutta

Agliardi 8 – Fa quello che può, ma i suoi miracoli non bastano. Battuto da Bertolacci, Perotti su rigore e Pavoletti senza colpe specifiche. Voto altissimo perché la qualità delle parate è eccezionale.

Nica 5 – Va in apnea ogni qual volta viene puntato dal diretto avversario e Peruzzo lo grazia anche dal cartellino quando entra duro su Perotti a palla lontana. Pomeriggio no.

Volta 5 – Lo si apprezza più in area avversaria a staccare che nella sua a difendere. Il pacchetto arretrato cesenate va in affanno più e più volte, e lui non è esente da colpe.

Krajnc 5,5 – Fa un po' meglio rispetto ai compagni di reparto perché ci mette più grinta e tenacia. Forse non intende sfigurare dinanzi ai suoi ex tifosi.

Lucchini 5 – Di Carlo lo piazza terzino e lui soffre parecchio la verve di Iago Falque, che ha tutto un altro passo. Esce nell'intervallo per far posto a Renzetti. (dal 46' Renzetti 5 – Prova a innescare i compagni con avanzate sulla sinistra, ma poi rovina tutto con traversoni sballati).

Carbonero 6,5 – Corsa e qualità al servizio della squadra. Sfonda la porta con quel destro potentissimo che supera Perin. Le lacrime a fine gara la dicono lunga sulla sua voglia di fare bene.

Cascione 5 – Di Carlo mette lui davanti la difesa in luogo dello squalificato Mudingayi, ma i risultati non sono favorevoli. Soffre i dirimpettai rossoblu più del lecito.

Zé Eduardo 5,5 – Diciamolo subito: il rosso non ci sta. Assenza pesante in vista dell'Atalanta, anche se al Marassi non incanta.

Brienza 5,5 – Reduce da un problema muscolare, non gioca al massimo delle sue potenzialità chiaramente frenato dalle non perfette condizioni fisiche. Esce dopo 15 minuti della ripresa proprio per questo motivo. (dal 60' Dalmonte 6 – Il ragazzino entra col piglio giusto e non fa mancare il suo contributo. Positivo).

Defrel 6 – Prestazione dai due volti: alterna grandi strappi di qualità a incertezze gravi. Guadagna la sufficienza nonostante si divori il gol del 2-3 che avrebbe riaperto davvero l'incontro.

Djuric 5,5 – Solito lavoro di fisico e potenza, più per i compagni che per se stesso. E infatti manca quella concretezza che si richiede a un centravanti. (dall'80' Succi sv – giusto il tempo di rammaricarsi con Defrel per aver sprecato il suo passaggio smarcante).